In questo articolo vi parlo di 4 giorni a Tinos, trascorsi la scorsa estate come seconda tappa del viaggio estivo che ci ha riportato nelle Cicladi.
La bellezza selvaggia di Tinos ti colpisce appena ti avventuri per la strada costiera (in parte interrotta). La terra scura, le abitazioni bianche, la vegetazione scarsa e il vento incessante. Questa è Tinos.
Prendi un respiro forte e tieni forte il cappello perché il meltemi potrebbe portarselo.

L’articolo con l’itinerario estivo potete trovarlo qui: viaggio estivo nelle Cicladi: Syros, Tinos e Ios
Contenuti dell'articolo:
Cosa fare e cosa vedere in 4 giorni a Tinos
4 giorni a Tinos si sono rivelati essere davvero pochi – vi dirò col senno del poi, che Tinos merita ampiamente una settimana (anche più se potete) perché ha davvero tanto da offrire ed è davvero un’isola eccezionale da scoprire con lentezza assaporando ogni suo angolo.
Ma vediamo insieme cosa non perdere in 4 giorni a Tinos.
1. Pyrgos e il suo marmo
Nel bel mezzo di una vallata brulla e scura il paese di Pyrgos spicca per il suo bianco accecante. Un piccolo paese famoso per la lavorazione del marmo con un’atmosfera davvero speciale.

Ci si raduna nella piazza principale per cenare, turisti e locals insieme, a bere un ouzo o assaggiare uno dei famosi dolci di Pyrgos.
I bambini giocano a nascondino o si ricorrono per la piazza. I gatti cercano di tenersene alla larga, ma sempre con un occhio attento ai tavoli dei ristoranti.

Camminando per i vicoletti di Pyrgos si incontrano deliziosi negozietti, di quelli in cui ti viene davvero voglia di comprare tutto, e angolini decorati con bassorilievi e statue di marmo, posti li come per caso su abitazioni qualsiasi.
A Pyrgos non perdetevi il museo del marmo, ma perdetevi invece nei suoi vicoletti scoprendo ogni angolino e ogni chiesetta.
Per mangiare o bere qualcosa fermatevi in uno dei localini nella piazza principale oppure da Simà (appena fuori dal centro storico) con vista sulla brulla vallata. Per souvenir alimentari consiglio invece Trataro, un delizioso negozietto che vende vini e prodotti locali – i giovani gestori sono gentilissimi ed i prodotti davvero interessanti!

Noi abbiamo alloggiato a Pyrgos per 4 notti ed è stata una scelta perfetta!

2. Volax e i suoi massi
Se Pyrgos ha già un’atmosfera da paesino tranquillo, Volax sembra uscita da un’altra epoca. La strada per raggiungere questo paesino è quasi surreale: è come se un gigante si fosse messo a lanciare enormi massi che troverete sia nel paese che nel paesaggio circostante.

A Volax i bambini giocano per strada, alcuni avevano anche allestito un negozietto in cui mio figlio ha comprato una barchetta di carta colorata, suo “tesoro” del viaggio.

I gatti si godono l’ombra ed i pochi visitatori scattano foto agli angolini pittoreschi o fanno acquisti nelle piccole botteghe artigiane – noi sorseggiamo una birretta nel piccolo bar del paese (che vende anche artigianato locale).
A Volax potete vedere una riproduzione di una combaia, ve ne parlo più in là nell’articolo – ne vedrete tante in giro per Tinos.

3. Isternia – 4 giorni a Tinos
Isternia è un dedalo di vicoletti bianchi a pochi chilometri da Pyrgos. Come diversi paesi di Tinos coprende la parte alta ovvero il paese, e la spiaggia che si trova molto più in basso.

Il panorama da Isternia spazia sulla costa e, se vi impegnate, nelle giornate limpide potete vedere la vicina Syros.

Il vento spazza tra le stradine imbiancate e tra i miei capelli.
4. Tinos città
Tappa obbligata la città di Tinos, porto dell’isola e centro principale. Ammetto di non averla amata particolarmente, l’ho trovata sporca e mi ha trasmesso una leggera sensazione di insicurezza.
C’è da dire però che siamo stati a Tinos nel periodo del 15 agosto e Tinos è un importante luogo di culto per la presenza del santuario Panayia Evanyelistria (detta anche Panagia Tinou). Nelle giornate nei dintorni del 15 agosto la città si riempie di pellegrini per il grande festeggiamento della Madonna, con diversi festeggiamenti e processioni.
Molti fedeli raggiungono il santuario percorrendo in ginocchio la strada dal porto al santuario – un percorso lungo è faticoso, soprattutto con il sole di agosto. In realtà lo fanno in tutti i periodi dell’anno, ma il 15 agosto è particolarmente sentito.

Da notare le transenne che permettono l’accesso “prioritario” al santuario a chi arriva in ginocchio.

4. Le colombaie dell’isola di Tinos
Mentre vi muovete per Tinos noterete delle costruzioni squadrate con delle piccole finestrelle. Se vi state chiedendo di cosa si tratta la risposta è “colombaie” – ne potete vedere una ricostruzione nel centro di Volax. In greco sono chiamate peristeriònes, dalla parola peristeri ovvero colomba.
Ma a cosa servivano/servono queste colombaie?
Queste costruzioni sono nate nel 1200 durante l’occupazione veneziana per l’allevamento dei piccioni e servivano per proteggerli dai predatori e nel contempo per la raccolta dei loro fertili escrementi.
Fino alla dominazione ottomana dell’isola, solo i nobili avevano diritto di costruire una colombaia – era un vero e proprio privilegio! Pensateci quando trovate gli escrementi sui vostri balconi 🙂
Puoi leggere il mio articolo su Ios: Scoprire Ios in famiglia – l’isola del divertimento, ma non solo
5. Le spiagge di Tinos ed il vento
Tinos non è famosa per le spiagge mozzafiato, ma ciò nonostante potrete concedervi qualche ora (o qualche giornata di gradevole relax).
Fondamentale quando si è a Tinos scegliere la spiaggia in base alla direzione del vento e se non sapete bene come fare, meglio farvi consigliare da qualcuno del posto.
Per farvi un esempio abbiamo vissuto una splendida giornata a mare a Kalivia su consiglio della nostra host, ma tornandoci dopo 2 giorni (senza chiedere consiglio) non riuscivamo neanche a stare seduti in spiaggia senza essere frustati dal vento e soprattutto dalla sabbia.
Piccola ma gradevole la spiaggia di Isternia (ci siamo messi all’ombra di un piccolo alberello non essendoci ombrelloni a noleggio).

Sul lato opposto dell’isola, sul lato più frequentemente (ma non sempre) battuto dal vento c’è Panormos, la località “a mare” di Pyrgos – abbiamo trascorso un pomeriggio abbastanza gradevole a Rochari beach (quando siamo fuggiti per il vento sull’altra costa), all’ombra dei tanti alberi. Purtroppo però la spiaggia era anche parecchio sporca ed insieme ad altri avventori abbiamo raccolto molta plastica portata dal mare.
6. Cos’altro abbiamo fatto a Tinos?
Siamo andati ad una festa di paese nella sperduta località di Marlas – seguendo il profilo di instagram di @manesispanos potrete rimanere aggiornare sulle date delle sue serate sparse tra Tinos e Andros soprattutto.

Abbiamo cenato in riva al mare ad Isternia beach direttamente in costume e con la salsedine addosso.

Abbiamo incontrato tante volte le stesse persone – alcuni in visita come noi, altri locali ma tutti gentili e felici di vederci.
Ci siamo rilassati a Pyrgos nel nostro stupendo alloggio (Aeris Suites Tinos).
Come muoversi a Tinos
Per scoprire l’isola di Tinos a mio avviso è indispensabile avere un’ auto. Non è un’ isola che si presta al motorino o al quad, troppo vento e distanze troppo ampie.
I bus d’altro canto sono pochi ed effettuando un numero molto limitato di corse e con pochissime destinazioni. Gli orari sono esposti su un tabellone al porto. Tenete presente però che le spiagge spesso distano diversi km dalla strada principale e quindi rischiate di aspettare molto il bus e non riuscire a raggiungere comodamente la vostra meta.
Quando guidare a Tinos prestare un occhio (o anche 2) alle capre che non si fanno alcun problema a dormire nel bel mezzo della strada o attraversare proprio mentre state sopraggiungendo con la vostra auto.
Per il noleggio vi consiglio di cercare l’auto giusta per voi con Discovercars.
Al nostro autonoleggio, vista la forza del vento, ci hanno raccomandato sempre di tenere lo sportello dell’auto quando aperto, onde evitare che questo venga divelto – devo dire che nei giorni in cui siamo stati a Tinos era davvero un consiglio utile.
Come raggiungere Tinos
Il modo più rapidi per raggiungere Tinos è quello di atterrare a Mykonos. Dal porto di Mykonos si può raggiungere Tinos in circa 20 minuti.
Alternativamente se atterrate ad Atene, scegliete di raggiungere il porto di Rafina da cui partono diversi traghetti che raggiungono Tinos.
Per dettagli maggiori informazioni su orari, tratte e prezzi potete utilizzare Ferryscanner.
Insomma, non so se si è capito, ma Tinos mi ha rapito – la sua diversità da altre isole greche visitate, la bellezza dei suoi paesini, la gentilezza delle persone ed il cibo, davvero buono.
Tinos non è un’isola per tutti però – è un’isola per chi è temprato – per chi non si aspetta spiagge da sogno – per chi apprezza anche la diversità e nel brullo del suo territorio scopre gioiellini come Volax e Pyrgos.