Nel nostro viaggio in Thailandia, non vi nego che è stato necessario trovare dei compromessi per far rientrare tutto quello che desideravo fare – uno di questi compromessi è stato proprio quello di andare da Chiang Mai a Chiang Rai in giornata.
Generalmente non amo i tour – tendono a schiacciare troppa roba in poco tempo e ad essere piuttosto deludenti spesso. Però in questo caso, avendo analizzato bus e voli e altri mezzi, era davvero l’unico modo per farlo in giornata.
Contenuti dell'articolo:
Come organizzare una gita da Chiang Mai a Chiang Rai in giornata
Per organizzare la gita ci siamo rivolti all’ente per il turismo thailandese (TAT), perchè cosi ci hanno indicato varie persone a Chiang Mai vedendoci passeggiare tra i templi. Il problema è che in Thailandia molte persone sono gentili, ti si avvicinano, ti chiedono di te, ti danno dei consigli, ma bisogna SEMPRE diffidare purtroppo. Nel 90% dei casi quello che ci hanno indicato camminando per strada delle persone gentilissime e ben vestite si è rivelato ahimè falso.
In questo caso vi posso dire che, nonostante i nostri timori di aver fatto un acquisto avventato, il tour si è rivelato essere esattamente quello che cercavamo. Vi consiglio comunque di girare tra le strade di Chiang Mai e di affacciarvi nelle varie agenzie per decidere in base a prezzi e servizio offerto.
Noi abbiamo pagato 1500 baht a testa (alias 42 euro), forse un po’ eccessivo per gli standard thailandesi, ma bisogna anche dire che c’è una bella differenza tra i tour che vengono fatti con i bus da 50 posti e i minibus. Noi eravamo con quest’ultimo, un gruppo di 7 persone, più la guida e l’autista.
Il tour inizia alle 7 di mattina, ci passano a prendere in hotel e ci uniamo agli altri componenti del gruppo, cinesi, malesi e di hong kong. Il tour viene effettuato sia in inglese che in cinese (anche se poi gli altri componenti del tour ci dicono di non capire bene la guida perché lui parla mandarino e loro cantonese – insomma tanto valeva la facesse solo in inglese).
Le tappe del tour – Da Chiang Mai a Chiang Rai in giornata
Hot springs
La prima brevissima tappa del tour ci porta alle hot springs, delle sorgenti di acqua calda (alcune anche bollenti). La tappa qui è alla stregua di una tappa all’autogrill. Si può comprare da mangiare, da bere, utilizzare i bagni e infine mettere i piedi a mollo nell’acqua termale.
Alcune venditrici vendono uova sode, cotte in piccole reti nelle sorgenti più calde. Potete anche cucinarvela voi per pochi baht.
(Long Neck karen) – noi abbiamo scelto di non partecipare
In alcuni remoti villaggi del nord della Thailandia vivono delle popolazioni di origine birmana. In queste popolazioni, tra cui quelle del villaggio Karen, le donne sono note anche come ‘donne giraffa’.
Dalla tenera età di 4 anni alle bambine vengono inseriti degli anelli intorno al collo, cosi da abbassare le spalle creando l’effetto del collo lungo. Man mano che crescono vengono aggiunti degli anelli.
Noi abbiamo scelto di non partecipare a questa tappa, aspettando fuori dal villaggio il resto del gruppo. Le motivazioni che ci hanno spinto a non partecipare alla visita sono legate al fatto che abbiamo saputo che spesso le ragazze vengono costrette per fini turistici ad indossare gli anelli. Abbiamo scelto quindi di non alimentare questo commercio che personalmente considero crudele.
Chi nel nostro tour ha effettuato questa parte della visita ci ha detto che è stata davvero molto affascinante, ma tutt’ora sono contenta di non aver partecipato.
White Temple (Wat Rong Khun)
Raggiungiamo il White Temple alle ore 11.00 circa – la prima vera tappa del nostro tour. Come in tutti i templi tailandesi è necessario coprirsi le spalle e le gambe se si indossano indumenti troppo corti e togliersi le scarpe.
Il tempio è di costruzione moderna, e se mi è concesso dirlo è davvero una follia. Costruito nel 1997 dall’architetto locale Kositpipat, nasce dalla devozione dell’artista che voleva mostrare al mondo intero la grandiosità dell’arte buddista. Direi che ci è riuscito in pieno e, nonostante la modernità, si tratta di un’opera che vale la pena vedere e che non si dimentica facilmente.
Per accedere al tempio si attraversa un ponte sul laghetto artificiale. Sotto di voi solo tante mani che vi chiamano – queste mani rappresentano gli inferi. Sul ponte non ci si può fermare, sia per non bloccare la circolazione delle persone, e sia perché la credenza è che fermandosi si viene inghiottiti dagli inferi.
All’interno del tempio non è consentito fare foto, ma vi posso assicurare che resterete davvero sorpresi a vedere tra i dipinti anche Spiderman, Neo di Matrix, Kung-fu Panda e scene legate alle torri gemelle.
Usciti dal tempio le peculiarità non sono terminate. Basterà fare un salto al bagno: un enorme costruzione dorata, anch’essa a forma di tempio. Si, è questo in foto sotto – credeteci. Oltretutto davvero pulitissimo devo dire 🙂
Anche nel giardino non mancano peculiarità in ogni angolo. Tra queste spiccano le teste appese agli alberi di supereroi e personaggi dei film.
Insomma, direi senz’altro una visita indimenticabile. Spirituale si, ma radente il trash. Ok, l’ho detto, quello che nessuno dice sul White temple. Però consiglio davvero di visitarlo perché difficilmente lo dimenticherete.
Blue Temple
Giornata a colori – e dopo il White Temple ed una breve sosta pranzo a buffet (non male devo dire) si riparte per il Blue Temple (Wat Rong Seua Ten).
Anche questo è un tempio moderno, alcune parti sono ancora in costruzione. Il blu è ovviamente il colore predominante, sia all’esterno che all’interno. All’interno il blu si riflette sul grande Buddha, circondato da dipinti colorati e dorati. Il tempio è stato costruito sulle rovine di un precedente tempio.
Nella foto sotto una comitiva di thailandesi. Indossano maglie gialle perché proprio in quei giorni era in corso l’incoronazione del nuovo re. Il giallo è il colore reale.
Black House (Baan Dam Museum)
E se pensate dopo aver letto del White temple e del Blue Temple di aver visto delle costruzioni bizzarre, vi stupirete a sapere che il black house è ancora più peculiare.
Non si tratta di un sito religioso, ma di un complesso di costruzioni (casette piu o meno grandi) costruite dall’architetto thailandese Thawan Duchanee . Alla sua morte, il figlio ne ha fatto una casa-museo. Quello che spicca maggiormente è la presenza di ossa, teschi e pelli di animali, in ogni ambiente dei vari edifici, oltre a vari simboli fallici.
Se volete provare un brivido, utilizzate i bagni che si trovano all’interno del complesso. Resterete sorpresi prima ancora di entrarci dalla particolarissima maniglia della porta…
Golden Triangle
Ultima tappa del nostro colorato tour è il Golden Triangle. La zona che si trova al confine tra Thailandia, Myanmar e Laos è nota come Triangolo d’oro.
La zona nota in passato per la produzione ed il commercio di oppio, veniva chiamata cosi in virtù del prezzo della merce. Un chilo di oppio veniva scambiato con un chilo d’oro. La zona che abbiamo visitato, affaccia sul Mekong e dalla barca si vedono le coste delle 3 nazioni.
Di per se, in questo luogo non molto da vedere se non il Mekong stesso. La nostra gita comprende un piccolo tour in barca con un accesso ‘provvisorio’ in Laos in una zona franca dove è possibile sostanzialmente comprare merce contraffatta. Noi facciamo il tour in barca, ma alla fine compriamo solo una birra Lao.
La nostra giornata è terminata, ci restano solo 4 ore di minibus per tornare a Chiang Mai.
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Come ti sei trovata dal punto di vista della ressa turistica? Mi hanno detto che ultimamente Chiang Mai sia peggiorata tanto da quel punto di vista.
Considera che aprile è bassa stagione, non abbiamo trovato molta gente a dire il vero. Credo che in altri mesi la situazione sia diversa.
Ma che meraviglia il tempi blu di Chiang Rai? Ricordo che quando ci sono stata la sera era “freddino” e spostarsi in motorino era quasi improponibile! Ma come mi sono divertita! Bell’articolo come sempre 🙂
Noi non ci siamo fermati la sera devo dire, però anche la sera faceva davvero caldo ad aprile.
Conservo un ricordo meraviglioso del White Temple, che secondo me sta alla Thailandia come la Sagrada Familia sta alla Spagna. Non direi che sia trash, visionario sì, ma i miti si evolvono con l’epoca, perchè Ercole fa cultura e Spiderman no? Ed è anche espresso un chiaro messaggio di cosa sia buono e cosa cattivo. Vorrei tornarci ancora perchè il tempio era ancora in evoluzione quando l’ho visto io.
si si la cosa particolare è che in effetti è ancora in evoluzione. Si, forse trash non è la parola giusta… visionario, un po folle anche.
Hai fatto proprio bene a non andare a visitare il villaggio delle donne giraffa, son persone mica animali allo zoo….Deve essere molto affascinante navigare su Mekong, tanta letteratura e film parlano di questo fiume
Per noi era un ‘ritorno’ al Mekong. L’abbiamo incrociato in Vietnam e Cambogia e anzi, siamo entrati in Cambogia con un’imbarcazione navigando lungo il Mekong dal Vietnam. Diciamo che marrone com’è noi ci siamo comunque affezionati 🙂
Credo che la scelta del periodo sia fondamentale in questo tipo di viaggio. Leggo spesso di quanto affollati siano questi luoghi e capisco il perché data la loro bellezza. ps. complimenti per la tua scelta di non andare a visitare quel villaggio!
I templi in Thailandia sono davvero spettacolari e molto diversi l’uno dall’altro, ognuno ha la sua particolarità.
Hai proprio ragione!
Ciao! Questo post è molto utile e interessante sto segnando tutti i vostri consigli ma mi chiedevo, c’è un modo per girare Ayutthaya senza prendere la bicicletta o altri mezzi?
Anche noi pensavamo di andare in treno da Bangkok.
grazie 🙂
Ciao, si potete farlo anche a piedi ma il sito è vasto e rischiate di perdervi molti templi interessanti. Se non volete utilizzare la bici potete sicuramente contrattare per un tuc-tuc. Cmq da persona che usa raramente la bici vi posso dire che non è un percorso difficoltoso.
grazie! per il consiglio!
ho sbagliato a commentare il post, volevo scrivere in quello dedicato ad Ayutthaya, scusate!
Lo avevo immaginato 😊 nessun problema e buon viaggio!!
Ciao, vorrei fare anch’io la stessa gita di un giorno Chang Mai Chang Rai e il tuo post è stato illuminante. Pensavo anch’io di poter evitare il tour organizzato e farlo privatamente con un autista ma pare che non sia consigliabile….. Ti vorrei fare una domanda precisa: la visita ai templi e alle hot springs richiedono abilità motorie particolari? L’agenzia alla quale mi sono rivolta dice che il tour prevede lunghe camminate anche in salita con condizioni di terreno che rendono il tour difficoltoso. E’ vero? Io e mio marito abbiamo una certa età e camminiamo lentamente. Cosa consigli? Comunque non facciamo la tappa del triangolo d’oro già fatta anni fa nè le long neck da evitare.
Grazie per i tuoi suggerimenti. Anna
Buongiorno Anna!
Grazie per il tuo commento. Allora io sinceramente nel tour che abbiamo fatto ricordo di aver camminato pochissimo e sinceramente ricordo il territorio molto pianeggiante. Sul nostro minibus c’era una coppia di signori asiatici anziani e se la sono cavata benissimo.
Assolutamente fattibile a tutte le età il giro che abbiamo fatto noi👍
Buon viaggio e se avete bisogno scrivi pure…. è passato qualche anno però 😊
Sono ancora Anna sono pugliese anch’io
Bentrovata conterranea omonima 😊
Ciao Anna ti ringrazio per la risposta . Anch’io ho avuto la stessa impressione anche perchè questo tour operator che ormai spadroneggia (non voglio fare pubblicità) e che è specializzato in tours brevi offre più possibilità per le stesse mete e non sempre compare la raccomandazione “non adatto a…” . Inoltre quando li ho contattati hanno risposto vagamente.
Ti auguro belle cose
Anna