Lo ammetto, partendo per il nostro primo viaggio in Marocco ero un pochino titubante. E’ un viaggio che proprio per questa mia indecisione rimandavamo da un pò. Eccomi quindi a raccontarvi di Marrakech e di cosa vedere in un weekend.
I racconti che avevo letto online erano spesso poco entusiastici e molti parlavano di situazioni sgradevoli, di gente molto insistente. E invece le mie preoccupazioni erano assolutamente infondate e abbiamo vissuto un’esperienza davvero indimenticabile, come vi racconterò in questo articolo del mio blog.
Contenuti dell'articolo:
Giorno 1 – Marrakech cosa vedere in un weekend
La nostra prima giornata inizia con una ottima colazione nel nostro Riad Carina e con una passeggiata nel souk. Molti negozietti alle 9.00 di mattina non sono ancora aperti e si respira ancora quiete. Raggiungiamo piazza Jemaa el Fna e anche qui i primi venditori stanno aprendo le bancarelle.
Tra le cose da vedere a Marrakech in un weekend, la prima tappa della giornata è il Palais El Badi, a pochissimi passi dal nostro Riad. Il biglietto d’ingresso è aumentato rispetto a quanto indicato dalla lonely planet a 70 dirhm (6,50 euro circa). Da marzo 2018, tutti i siti principali hanno questo prezzo invece dei circa 2 euro precedenti.
Nella foto sotto vedete i nidi di cicogne (a ridosso anche del nostro Riad) che ci sono lungo le mura della Mdina. Che animali incredibili! Non mi era mai capitato di vederli da vicino e devo dire che è stato davvero emozionante.
La seconda tappa della giornata è il favoloso Palais De Bahia. Anche qui i biglietto d’ingresso è di 70 dirham. Credo che un buon consiglio possa essere quello di visitarlo la mattina presto, perchè al nostro arrivo verso le 12.00 c’è davvero tanta gente.
Il palazzo mi ricorda per molti versi i palazzi dell’Andalusia, con i giardini di agrumi e le raffinate decorazioni con mattonelle colorate e le meravigliose incisioni dei soffitti.
Dopo un pranzetto molto buono in una caffetteria carinissima Henna Art Caffè e un brevissimo riposino al sole al bordo della piccola piscina del nostro Riad, ci dirigiamo verso le Tombe Sadiane perdendoci tra i bellissimi vicoletti. Le indicazioni sono scarse, ma fermandoci a chiedere indicazioni ci mandano nella giusta direzione e riusciamo a raggiungerle.
Paghiamo la consueta somma di 70 dirham per accedere ed iniziamo la visita, abbastanza breve, dato che il sito è piccolino.
Sarebbe stato carino che ci fosse qualche pannello informativo, perchè abbiamo faticato un pò a capire dove si trovavano le tombe.
Dopo esserci persi nuovamente nei vicoletti ci ritroviamo nella piazza Jemaa El Fna ci dirigiamo attraverso i souk verso la Maison de la Photographie. Ci perdiamo cercando di orientarci con la cartina e ci ritroviamo al Madrasa di Ben Youssef che è chiuso per restauro purtroppo!
La maison si trova in un bellissimo palazzo di 4 piani e le foto esposte sono davvero interessanti perchè raccontano di Marrakech e di altre zone del Marocco.
Ci hanno segnalato che il terrazzo de la Maison de la Photographie è uno dei posti più belli per godersi il tramonto. Normalmente ha anche un bar, ma quando ci andiamo risulta chiuso, non so se per l’orario.
Il panorama parte dai tetti ed arriva fino agli innevati monti dell’Atlante.
La serata si conclude con una cena non particolarmente entusiasmante a Jemaa el Fna dove i ‘buttadentro’ delle bancarelle fanno a gara per accaparrarsi i clienti. Sfiniti dalla loro insistenza ne scegliamo una, giusto in tempo per evitarci un fortissimo acquazzone (a Marrakech??).
Giorno 2 – Marrakech secondo giorno
La giornata inizia con molta lentezza. Oggi è il mio compleanno quindi chiediamo al Riad se è possibile fare colazione sul terrazzo. Ci dicono di si: evviva!!
La prima tappa della giornata sono i Jardin Majorelle che raggiungiamo col bus 15 (va bene anche la linea 4) da piazza Jemaa El Fna. Il costo del biglietto è di 4 dirham e si fa a bordo dall’autista. Scendiamo dove scendono tutti gli altri turisti. Alle ore 12.00 la fila per accedere ai giardini è bella lunga…certo, abbiamo voluto rilassarci e ora ci facciamo la fila.
Il prezzo del biglietto è di 70 dirham – è possibile fare dei biglietti cumulativi che includono la adiacente museo Yves Saint Laurent.
Forse questo giardino è uno di quei posti che in gergo moderno vengono chiamati posti ‘instagrammabili’ che tradotto per chi come me ha già qualche anno più dei 20, significa che si fanno delle foto davvero bellissime. Scherzi a parte il giardino è davvero strepitoso, con dei colori vivaci, e tante piante, soprattutto piacerà a chi come me ama le piante grasse.
Riprendiamo il bus e ritorniamo alla piazza Jemaa el Fna. Ci perdiamo nuovamente nei souk cercando un posto scelto sulla Lonely Planet per pranzo. Non riusciamo a trovarlo, ma per caso troviamo al Jardin Secret.
Acquistiamo il biglietto (50 dirham) ed entraimo in questa oasi di pace.
Per pranzo ci fermiamo al Souk Kafe dove assaggiamo delle eccellenti mezè di verdure e ci godiamo la vista sui tetti di Marrakech e l’echeggiare della preghiera pomeridiana del Muezin.
Dopo la pausa, riprendiamo a passeggiare tra le viuzze della Mdina – davvero molto carino il souk dei tintori con la caratteristica lana tinta appesa ovunque.
Il pomeriggio prosegue con una visita (dall’esterno perchè ai non musulmani non è consentito l’accesso) alla moschea della Koutoubia. Siamo ben felici di sederci nel giardinetto alle sue spalle ad ascoltare il muezin e ad osservare la vita quotidiana dei locali che si rilassano come noi al sole.
ll tramonto si avvicina, e noi ci godiamo una passeggiata in Jemaa el Fna osservando tutti gli artisti di strada, i cantastorie, gli incantatori di serpenti e prendiamo posti sul terrazzo di un bar per goderci la vista del sole che saluta la città.
La nostra vacanza è quasi giunta al termine, giusto il tempo di un’ultima speciale cena di compleanno da Un déjuner a Marrakesh, dove ci godiamo una cena tipica ma al contempo ricercata.
Domani mattina prenderemo il bus per l’aeroporto – il numero 19 – da Jemaa El Fna e saluteremo per questa volta il Marocco, con la promessa di tornare presto in questa meravigliosa nazione.
Certo, un weekend passa velocemente e forse non basta per visitare questa città, ma spero ugualmente di aver ispirato raccontandovi cosa vedere in un weekend a Marrakech.
Quante informazioni interessanti. Ecco so dove venire quando deciderò di andare a Marrakech!
Grazie mille Marilù! Sono davvero contenta se ti ispiro ad organizzare un bel viaggio per Marrakech
Dovrei andarci a breve e ho trovato molti spunti interessanti. È bello sapere che un posto su cui si era titubanti poi si rivela bello e piacevole
Chissà perchè avevo tutta quella paura, quei pregiudizi, davvero non me lo so spiegare e mi fa piacere che chi si appresta a partire possa farlo con tanta tranquillità.
Ognuno le esperienze le vive a modo proprio, anche io avevo letto pareri negativissimi sul Marocco, certo alcune volte sono un po’ insistenti (non in tutte le città, in alcune più in altre meno) ma anche io ho un bel ricordo del paese.
Si un pochino insistenti, ma basta essere fermi e dire “no”.
Marrakech è una città che amo particolarmente, che mi ha sempre accolto con braccia calde e colorate. Il souk e i mercati sono spettacolari. Bisogna davvero visitare tutto perchè ogni cosa è speciale. La sera in Jemaa el Fna è magica.
E’ una città viva e vivace, l’ho molto apprezzata.
Sono stata a Marrakesh diversi anni fa per un weekend lungo in occasione del mio compleanno. E’ sicuramente una città affascinante e mi è piaciuta sotto molti punti di vista, ma devo ammettere di non essermi sentita al 100% sicura e questo un po’ ha rovinato la vacanza
Non ho avvertito quel senso di insicurezza, o comunque l’ho avvertito meno di quello che pensavo quando stavo preparando il viaggio
Desidero andare a Marrakesh da sempre ma ancora non ce n’è stata l’occasione. Grazie per avermici fatto andare con le tue foto e racconti!
E’ una città che mi ha rapito e lasciato con la voglia di conoscere altre zone del Marocco