In Nepal senza trekking (parte 1)

Si può visitare il Nepal senza fare trekking?

La risposta è: certamente si può visitare il Nepal senza fare trekking. Complice una tariffa allettante della Oman Air (406 euro a testa) siamo partiti per il Nepal per solo una settimana con i nostri zaini 40 litri, bagaglio a mano.

Kathmandu @posh_backpackers
Kathmandu @posh_backpackers

Non nascondo che mi sarebbe piaciuto tantissimo fare trekking, ma con il tempo a disposizione sarebbe stata una scelta stupida. Il Nepal ha tanto da offrire oltre alle montagne.

In questo articolo vi racconto la prima parte del nostro viaggio, per la quale facciamo base nella capitale Kathmandu.

Kathmandu – Nepal senza trekking

Atterriamo a Kathmandu che sono le 14 passate, controlli, visto (fatto all’arrivo con 1 foto tessera e 24,50 euro). Prendiamo un taxi che l’hotel ci ha mandato. Il primo impatto con la città non è molto bello. Le strade sono sporche, piene di immondizia, polvere, smog, mucche e il traffico è tra i peggiori che abbia mai visto, anche in Asia.
Il primo giorno e mezzo lo passeremo qui a Kathmandu, alloggiando in un hotel a Thamel. (Maya Boutique hotel 30 euro a notte con colazione).

Usciamo subito per raggiungere Durbar Square. Ci dicono che dobbiamo pagare il biglietto per accedere alla zona della piazza, ma non abbiamo soldi locali e cerchiamo un bancomat. Accodandoci alla protesta di alcuni turisti che si lamentano di dover anche loro solo transitare, entriamo in Durbar Square senza biglietto.

In effetti buona parte delle cose da vedere si trovano all’interno del palazzo reale/museo che però come protestano i turisti è chiuso dalle 16. Anche domani, lunedi sarà chiuso.
Leggiamo affascinati la storia della Kumari, la dea bambina, sulla Lonely Planet anche se durante il viaggio una guida ci dirà che quanto scritto è falso.

Kathmandu, Nepal senza fare trekking
Kathmandu @posh_backpackers
Kathmandu, Nepal senza fare trekking
Kathmandu @posh_backpackers

Fortunatamente abbiamo le scarpe da trekking, le strade sono davvero dissestate e anche parecchio fangose. Inaspettatamente, pur essendo aprile (stagione secca) ha piovuto. Devo ammettere che lo stato delle strade nepalesi è molto peggio di quello che avrei potuto immaginare; anche lo smog di Kathmandu è pesante. Il governo ha contributo a peggiorare la situazione dopo il terremoto, ci dicono.

Swayambhunath (il tempio delle scimmie)

La nostra prima meta della seconda giornata in Nepal è Swayambhunath, il tempio delle scimmie.

Leggiamo sulla Lonely Planet che un taxi costa 300 rupie circa. Contrattiamo con un signore che acconsente a portarci per 400 che per noi va bene. Mentre siamo in auto concordiamo che ci aspetterà per 1 ora al tempio e poi ci porterà a Patan – il tutto per 1000 rupie (meno di 10 euro), ci sembra onesto e accettiamo (era partito da 2000 nella contrattazione).

Swayambhunath @posh_backpackers
Swayambhunath @posh_backpackers

Nel nostro minuscolo taxi bianco usciamo dalle viuzze di Thamel e affrontiamo la ripida salita verso il tempio sulle strade di terra battuta, evitando le buche e prendendone altre.
Il tassista, fidandosi che torneremo ci aspetta all’ingresso.

Swayambhunath @posh_backpackers
Swayambhunath @posh_backpackers

Questa stupa è un’oasi di pace, in alto che sovrasta la città. La visitiamo girando in senso orario come ci indica la Lonely, visitarla in senso antiorario potrebbe portarci sfortuna.

Swayambhunath @posh_backpackers
Swayambhunath @posh_backpackers

Patan

Lasciamo la Stupa ed attraversiamo la caotica Kathmandu nel traffico e nello smog e raggiungiamo Patan. Il tassista vorrebbe aspettarci e riportarci a Kathmandu, ma noi vogliamo fare con calma, magari fermarci a pranzo. Insomma, non ci va di vincolarci.

Patan @posh_backpaskers
Patan @posh_backpaskers

Per accedere a Patan bisogna pagare 1000 rupie – Durbar Square è bellissima, mi toglie il fiato. Molti templi sono crollati a causa del terremoto purtroppo ma la vista resta comunque mozzafiato. Visitiamo i cortili del palazzi, alcuni di essi restaurati da poco e davvero belli.

Patan Nepal senza trekking
Patan @posh_backpaskers

Visitiamo il tempio d’oro (uno dei templi più belli che abbiamo visitato), a Nord di Durbar square, passeggiamo per il centro e facciamo qualche piccolo acquisto poi prendiamo un taxi (400 rupie) e torniamo a Thamel, quartiere di Kathmandu dove alloggia la più parte dei turisti.

Patan @posh_backpaskers
Tempio d’oro Patan @posh_backpaskers
 Tempio d'oro Patan @posh_backpaskers
Tempio d’oro Patan @posh_backpaskers

A passeggio per Thamel

Tornati a Thamel passeggiamo tra i negozi turistici e compriamo qualche souvenir. Bisogna sempre contrattare parecchio per avere un buon prezzo, iniziano da cifre altissime e se sei bravo riesci anche ad acquistare per un terzo del prezzo.
A pochi passi dal nostro hotel c’è il Garden of Dreams, un’oasi di pace al centro di Kathmandu. Paghiamo il biglietto d’ingresso di 200 rupie e ci ritroviamo…in Europa! Ci sediamo sul prato e apprezziamo la quiete del luogo leggendo la guida e decidendo quali saranno le nostre ‘prossime mosse’.

Garden of Dreams Nepal
Garden of Dreams @posh_backpackers

E’ giunta l’ora per un aperitivo – ritorniamo nel caos di Thamel e raggiungiamo Sam’s Bar un posto movimentato indicato sulla guida, sorseggiamo un paio di birre Gorkha (la nostra birra nepalese preferita) e poi proseguiamo in un ristorante vicino con cena (sempre a base di momo e zuppe).

Kathmandu @posh_backpackers
Kathmandu @posh_backpackers

La birra (e un po tutti gli alcolici) hanno prezzi simili ai nostri in Nepal, mentre il cibo costa poco. Ci indicano che gli alcolici sono molto tassati dal governo.

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26 Risposte a “In Nepal senza trekking (parte 1)”

  1. Noi siamo stati in Nepal in agosto… quindi anche durante il nostro viaggio non abbiamo potuto fare trekking purtroppo. In ogni caso è stato un viaggio bellissimo, uno dei più belli fatti fino ad ora, al punto che stiamo pensando di tornarci in futuro, magari in una stagione migliore.
    La città che porto nel cuore è Patan, così affascinante da togliere il respiro!

    1. Hai proprio ragione su Patan 🙂 Il Nepal invece per me è stata un’esperienza un po forte. Rispetto ad altri paesi asiatici che ho visitato ho trovato una situazione post terremoto davvero molto difficile e sinceramente non ero affatto preparata.

  2. Mi piacerebbe visitare il Nepal. Aimè non sono ancora stato fuori dall’Europa. Bhe, se contiamo che il Regno Unito si è tirato fuori allora forse si.. Spero di riuscire ad organizzare un viaggio in Nepal, un giorno, possibilmente in trekking!

    1. Non è proprio un viaggio ‘comodo’ – non so se sarebbe adatto a Mr. G. Io stessa non ero pronta a quello che mi aspettava…alla situazione di povertà e dell’abbandono dopo il terremoto 🙁 Spero che in questi ultimi anni sia cambiato qualcosa in meglio.

  3. Mi hai portato in un posto che probabilmente non vedrò mai, grazie per questo viaggio “dal vivo”; le foto mi hanno davvero entusiasmata, mi è sembrato di essere lì con te, brava!

    1. I viaggi dal divano vanno molto ultimamente 🙂 mi fa piacere di averti portato in Asia comodamente seduta al pc. Ti ringrazio per i complimenti, è sicuramente un paese in cui viene voglia di scattare foto.

  4. Ho trovato il tuo articolo molto interessante perché effettivamente io associavo sempre Nepal a trekking e non essendo molto amante del genere, non mi ero interessata mai più di tanto. Invece devo dire che ha davvero tanto da offrire.

  5. Spesso si associa il Nepal al trekking ma questa è un’ottima alternativa e un punto di vista diverso. Questo itinerario farebbe anche al caso mio

  6. Questo articolo è molto interessante, il Nepal è un Paese che mi attira molto ed è bello sapere che si può visitare anche con queste modalità. Se trovo un’offerta per i voli magari ci faccio un pensierino!

    1. E’ un paese che ti colpisce in maniera forte. Devo ammettere che non ero proprio pronta a quello che mi aspettava

  7. Che meraviglia il Nepal! Noi abbiamo fatto proprio come te, niente trekking; siamo vecchietti e fuori forma, se ci avessimo provato saremmo rimasti secchi 🙂

  8. Interessante leggere il tuo racconto. Io in Nepal ci sono stata principalmente per fare trekking quindi con una prospettiva completamente diversa. Ho avuto però modo di visitare anche dei luoghi meravigliosi per rendermi conto che il Nepal non è solo trekking.

  9. Avete fatto bene a scrivere un articolo del genere. In effetti, si associa il Nepal al trekking, ma non è detto che tutto possano farlo, per le più svariate ragioni. Sembra che comunque vi sia piaciuto moltissimo…

    1. E’ un paese con molto da offrire, senza per forza spingersi su per le sue pendici montuose…anche se è sicuramente un’esperienza pazzesca

  10. Mi piace il taglio che hai dato all’articolo perché la prima cosa che si legge negli articoli sul Nepal di solito è proprio: “trekking!” “trekking!”, e io non prevedo di farne, quando andrò lì (e SE). Mi ispira molto un viaggio simile!

  11. Il Nepal è un luogo che mi attira davvero molto. Così come Tibet e India. Purtroppo, pur avendo fatto già tantissimo Oriente, non ho mai visitato queste tre nazioni. Forse quando i miei figli saranno un po’ più grandi. Hanno fatto tanto Oriente anche loro, ma credo che lì non sia facile con dei bimbi

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