Come ogni anno, ad ottobre io inizio ad avere il “mal d’estate”, ovvero il desiderio di mare, di caldo (per fortuna che vivo in Italia e non in Svezia). E come ogni anno inizio ad infastidire il mio povero marito “dove andiamo a capodanno per stare un po ‘al caldo?”. Quest’anno la scelta è ricaduta su Israele. Ho quindi sviluppato un itinerario basandomi sui giorni a disposizione e su cosa vedere in Israele.
Nonostante i problemi classici di questo paese, la situazione ci sembrava abbastanza tranquilla, quindi abbiamo deciso di partire, nonostante i vari ‘ma non sarà pericoloso?’ dei nostri parenti e amici.
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Capodanno in Israele – il nostro itinerario
Non avendo particolare interesse per la parte religiosa, abbiamo fatto un itinerario un pò diverso dai classici e devo dire che sono davvero soddisfatta di quello che abbiamo visto.
Giorno 1 – Arrivo nel pomeriggio e pernottamento a Tel Aviv
Atterriamo a Tel Aviv durante lo Shabbat per cui tutti i trasporti sono fermi. Avevamo già messo in conto di prendere un taxi dall’aeroporto al centro di Tel Aviv, operazione che ci costa circa 40 euro. Quello che non avevamo messo in conto è che il tassista fosse armato: questa è una cosa a cui noi non siamo abituati e che colpisce forte chi, come noi, non conosce questa nazione.
In Israele le armi sono ovunque, spesso portate in giro da ragazzi (che ci dicono svolgano il servizio militare). Ti siedi in un bar e li sulla sedia accanto a te magari c’è un mitra, poggiato casualmente e senza particolare cura mentre bevono il caffè. Lo shock per noi c’è stato.
Tornando al viaggio, col taxi raggiungiamo l’alloggio scelto. Ottima posizione (vicino Allenby st e a pochi passi dal mare), ma decisamente un pessimo rapporto qualità-prezzo. Credo che il Momo’s Hostel sia di gran lunga il posto più sporco in cui abbia mai alloggiato – a ripensarci tuttora mi vengono i brividi per la sporcizia del posto. Abbiamo anche cercato anche di cambiare alloggio durante il soggiorno, ma a ridosso di capodanno è stato davvero impossibile trovare altro.
Il mare comunque è vicinissimo all’alloggio – ci avventuriamo a piedi e ci godiamo le luci del tramonto e i ragazzi che fanno surf. La serata si conclude con una passeggiatina sul lungo mare e cena a base di humus. Lo shabbat termina al tramonto del sabato.
Giorno 2 – Tel Aviv e Jaffa
Il secondo giorno a Tel Aviv inizia con una colazione in ostello che è meglio dimenticare.
Raggiungiamo Old Jaffa, la parte che ho preferito di Tel Aviv. Qui si respira aria di tradizione tra mercati, localini tipici dove mangiare e le antiche moschee e chiese.
Come sempre il modo migliore per iniziare la visita è un free walking tour secondo me. Questa volta il riferimento è Sandeman.
Proseguiamo poi il giro sul lungomare e in diversi mercati della zona – quelli alimentari offrono davvero tantissime spezie profumate e colorate.
E’ il 31 dicembre, ma il capodanno in Israele non prevede particolari festeggiamenti. Noi prenotiamo in un ristorante internazionale a Old Jaffa dove mangiamo cucina fusion. Allo scoccare della mezzanotte i ragazzi festeggiano per strada e ballando nei locali.
Giorno 3 – Bus per Eilat
Oggi salutiamo Tel Aviv e il nostro orribile ostello (a mai più!!). Raggiungiamo la Central Station con uno dei bus cittadini. Il nostro viaggio di capodanno in Israele prosegue con una tappa a sud: Eilat.
All’ingresso della stazione dei bus c’è il metal detector, ci scansionano i bagagli e sembra di entrare in un aeroporto. Nonostante questo sul bus ci sono tanti ragazzi con i mitra, alcuni vestiti con divisa militare altri no. Fa veramente specie essere su un bus con gente armata, ma passato lo shock iniziale quasi ci si abitua.
Il viaggio per Eilat è durato quasi 6 ore a causa di un incidente – facciamo una sosta in un autogrill, ma per il resto c’è praticamente solo deserto sia a destra che a sinistra. Passiamo vicinissimi al confine egiziano e molti ragazzi militari scendono per raggiungere le loro basi.
L’hotel di Eilat è sicuramente ad un altro livello rispetto a quello di Tel Aviv – Istrotel Riviera. La tappa ad Eilat ha come motivo principale quello di goderci un po’ di mare.
Eilat di per se ha da offrire quello che ci si aspetta da un posto del genere, ovvero mare, barriera corallina, turisti e ristoranti – è moderna e non particolarmente bella.
Per muoverci nei dintorni abbiamo prenotato un auto a noleggio: ci danno una fiat 500 automatica con la quale ci sposteremo nei prossimi giorni. Abbiamo scelto Eldan, un autonoleggio locale con un’ottima offerta: se si effettua un noleggio di almeno 3 giorni non si paga la restituzione one-way (cosa che noi abbiamo utilizzato prendendola ad Eilat e restituendola a Gerusalemme).
Mi affascina molto la posizione di Eilat: è un lembo minuscolo di terra, incastonato tra Egitto e Giordania. Guardando sulla propria sinistra si vede in lontananza la giordana Aqaba.
Giorno 4 – Capodanno in Israele – Eilat
La mattina ci fiondiamo subito a mare al Coral Reef beach.
Si tratta di un’area protetta, che fa parte di un Parco Nazionale al quale si paga l’accesso in cui, oltre alla spiaggia, c’è una stupenda barriera corallina (come dice il nome stesso del posto).
Vi consiglio di valutare l’acquisto di biglietti cumulativi dell’ente parchi che comprende anche altri siti – le info qui. Noi abbiamo fatto il biglietto blu, sfruttandolo anche per visitare Masada e Ein Gedi.
Consiglio di mettere in valigia la maschera e se potete anche le pinne perché la barriera corallina è bellissima! Noi non li avevamo, ma abbiamo potuto noleggiarli presso gli uffici dell’ente parco.
Nel pomeriggio raggiungiamo invece al Dolphin reef , una riserva naturale che ospita diversi delfini, a pochi chilometri lungo la costa dal Coral Reef.
Giorno 5 – Eilat e il Mar Morto – Cosa vedere in Israele
La mattina siamo torniamo al Dolphin reef – dato che il giorno precedente la temperatura era scesa sotto il 20 gradi nella fascia centrale della giornata, il biglietto vale anche il giorno dopo. E’ un’emozione guardare i delfini che giocano mentre si sorseggia un caffè!
Verso le 11.00 ci mettiamo in auto: destinazione Ein Bokek, sul Mar Morto. Attraversiamo chilometri e chilometri di deserto e raggiungiamo il punto più basso della terra.
All’arrivo ovviamente non abbiamo potuto resistere a fare un bagno e vi dirò che si galleggia davvero. E’ il 3 gennaio, ma la temperatura, almeno per me, è tollerabile. Avevo letto che a capodanno in Israele non sarebbe stato possibile fare il bagno, ma sinceramente o siamo fortunati o siamo molto coraggiosi.
Alloggiamo a pochi chilometri da Ein Bokek. a Neve Zohar – li non c’è nulla, neanche un negozio. Ci godiamo la quiete e ceniamo con quello che abbiamo comprato ad Ein Bokek al supermercato.
Giorno 6 – Masada, Ein Gedi, Mar Morto, Gerusalemme
Quando mi sono chiesta cosa vedere in Israele, non ho potuto non inserire nel nostro itinerario la fortezza di Masada.
Dicono che visitare Masada all’alba sia davvero incredibile, ma non ce l’abbiamo fatta ad essere svegli per quell’ora. Arriviamo alla fortezza per le 8.30 e iniziamo la salita, a piedi ovviamente – c’è anche una funicolare se invece ve la volete prendere più comoda.
Verso le 11 ci spostiamo ad Ein Gedi, un’oasi nel deserto. E’ un po’ affollato per i miei gusti, molte gite scolastiche, ma naturalisticamente molto bello.
Ultimo bagno nel mar morto e partiamo per Gerusalemme.
Lasciamo l’auto a noleggio e raggiungiamo l’Hashimi Hotel nel centro storico di Gerusalemme (ci chiedono se siamo sposati e ci indicano la loro politica ‘no alcool’) – a parte questo l’hotel è bello e la posizione magnifica, nel quartiere arabo.
Giorno 7 – Gerusalemme – Cosa vedere in Israele
A Gerusalemme non piove da 2 mesi ci dicono.
Fatto sta che proprio il giorno in cui abbiamo intenzione di visitarla, la fortuna ha pensato bene di piovere tutta l’acqua mancata degli ultimi 2 mesi, con tanto di raffiche di vento e freddo.
Iniziamo la giornata con un free walking tour, orenotato con Sandeman, ma a metà giornata siamo completamente fradici e dalle strade del centro storico scendono incessanti cascate d’acqua. Ritorniamo in hotel, ci asciughiamo e tentiamo nuovamente di uscire.
E’ venerdì e purtroppo non siamo stati molto bravi con la pianificazione dato che non si si può visitare il monte nei templi ne oggi ne domani che è sabato.
Il pomeriggio, dopo aver asciugato i vestiti col phon, riusciamo a fare poco altro purtroppo. Visitiamo la chiesa del Santo Sepolcro, poi raggiungiamo il muro del pianto per l’inizio dello shabbat, però diluvia e non riusciamo a goderci la visita. Tutti corrono e l’acqua scende come un fiume lungo le stradine del centro storico.
Giorno 8 – Gerusalemme e volo di rientro
Per le 8.00 siamo già in giro. Piove leggermente e dopo poco sbuca un timido sole.
Percorriamo la via crucis (via Dolorosa) fermandoci alla Chiesa di Sant’Anna, molto bella, poi visitiamo il quartiere armeno dove entriamo nella meravigliosa chiesa di San Giacomo.
E’ quasi ora di andare, ma leggo che dalla torre di Davide c’è una bellissima vista. In effetti è proprio così e ci fermiamo per goderci il panorama e fare qualche foto.
La nostra vacanza in questo paese è finita, a Tel Aviv ci aspetta il nostro aereo Ryanair per Roma. Raggiungiamo l’aeroporto con una navetta che funziona anche durante lo shabbat.
E’ stata una vacanza diversa, in una terra piena di contrasti. Trascorrere il capodanno in Israele è stata una bella avventura anche se, aimè, il meteo e la cattiva pianificazione (mia) non sono stati dalla nostra parte durante il soggiorno a Gerusalemme.
Israele è nei miei sogni da diverso tempo per cui il tuo itinerario mi torna utilissimo, oltre ad avermi dato lo spunto di considerarlo per il futuro come viaggio di Capodanno!
Un viaggio tutto sommato semplice da utilizzare in autonomia, ti auguro di andarci
Tanti amici mi hanno raccontato che Israele è un paese affascinante e meraviglioso e questo tuo articolo non fa che confermarmelo. Oltre al fatto che non ruota tutto intorno all’aspetto religioso.
davvero un paese che vale la pena visitare!