Dopo quasi 2 anni di carriera come madre vorrei parlarvi della mia esperienza: viaggiare con i neonati. Ovvero, tutta la (mia) verità e nient’altro che la verità sui viaggi con i bambini piccoli.
Lo dico come disclaimer: la parola d’ordine di questo articolo è ironia quindi prendete con leggerezza quello che leggete per favore 🙂
Contenuti dell'articolo:
Viaggiare con i neonati: quando nascono i figli puoi scordarti di viaggiare
Bugia.
Nonostante la pandemia, le zone gialle, rosse, arancioni, i vaccini, i green pass, la tonsillite… le cavallette…. mio figlio, che ha meno di 2 anni, è stato in 6 regioni d’Italia ed in 5 nazioni estere. E posso assicurarvi che, se fosse stato possibile, avremmo viaggiato anche di più. In verità sospetto che abbia visto più del mondo della maggior parte degli italiani.
Il primissimo viaggio insieme al piccolo di casa, dopo una breve gita in Calabria a trovare i nonni, è stato in Molise. Quanti di voi possono dire di averci messo piede in questa regione? Confessate! 🙂
La verità è che al posto del Molise, saremmo dovuti andare in Grecia, ma dopo 2 cancellazioni alla fine abbiamo ripiegato su una vacanza in auto non troppo lontano da casa e la scelta è stata ottima.
Verità.
Una cosa che si dice però è vera: viaggiare con i bambini (soprattutto piccoli ed irrequieti) spesso ti sfinisce e dopo il viaggio avresti bisogno di un altra vacanza per riprenderti dalla vacanza.
E non vi nego che sì, ci sono dei momenti in cui davvero ti chiedi perché non hai scelto di restare chiuso nella tua accogliente casetta invece di andartene dall’altro capo dell’Europa. La risposta aimè è semplice: ti piace viaggiare e si, ti piacciono le sfide.
Viaggiare con i neonati: vedrai che anche tu andrai nei villaggi turistici dopo che nascerà
Bugia.
Forse cambierò idea con gli anni, forse la stanchezza (e ce n’è tanta credetemi) prenderà prima o poi il sopravvento e cederò, ma posso dirvi che al momento l’idea del villaggio turistico mi fa venire solo i brividi.
Io sono abituata a partire, organizzare un itinerario, scoprire posti per mangiare, muovermi in autonomia ed insomma, a fare quello che mi va. Non critico assolutamente chi fa questa scelta e non nego che ha sicuramente dei vantaggi, ma non fa per me, tutto qui. Magari un giorno cambierò idea, chissà, ma per ora quel giorno non è ancora arrivato.
Viaggiare con i neonati: ti devi portare appresso tutta casa
Bugia.
E’ vero che se prima mettevi 2 magliette, 2 mutande, lo spazzolino da denti ed il caricabatterie del cellulare in uno zaino e partivi, forse un pochino dovrai ripensare il tuo bagaglio.
Però con qualche accortezza puoi viaggiare con i neonati e cercare di mantenere il tuo stile di bagaglio light.
Dimentica le comodità di casa inutili.
Ad esempio se usi lo sterilizzatore per tettarelle e biberon, sappi che puoi benissimo cavartela con un pentolino e dell’acqua.
Non fa niente se tuo figlio non avrà il fasciatoio: per qualche giorno lo cambierai sul letto con un asciugamano sotto.
Non fa niente se non ha il suo bagnetto: lo laverai nel lavandino, se è abbastanza piccolo da entrarci oppure sotto la doccia con te. Oppure scegli (come ho fatto io) di portarti una mini piscinetta gonfiabile: occupa poco spazio, lo usi sia a mare che a casa ed il bagnetto è assicurato.
Verità
I bambini tendono a sporcarsi tanto ed in maniera assolutamente imprevedibile e spesso inopportuna (vedi mio figlio che pensa bene di vomitare in auto mentre, dopo aver trovato parcheggio, titubo e decido di spostare l’auto). Questo va sempre messo in conto quando ci si appresta a viaggiare con i neonati. La soluzione migliore per non partire con tutto il guardaroba ovviamente è lavare, che sia a mano o in lavatrice, man mano che le cose si sporcano.
Ho scoperto che si può acquistare un detersivo per bucato in fogli: occupa poco spazio ed è li con voi se vi serve, per ogni occorrenza!
Mi piacerebbe dedicare un articolo ai miei articoli indispensabili per viaggiare con un neonato – magari fatemi sapere nei commenti se vi può interessare.
Viaggiare con i neonati o i bambini piccoli: è impossibile, non mangia!
Mezza bugia.
E’ vero, il cibo è spesso un tasto dolente per chi viaggia con i bambini piccoli. Esistono però tante soluzioni.
Lattanti
Se viaggiate con un lattante e gli date il vostro latte, l’unico ostacolo da superare è quello dell’allattamento in pubblico. E’ comprensibile che vi metta a disagio farlo, ma ricordatevi sempre che è una cosa naturale e per di più comodissima (oltre che saluta per il bambino) perché vi permette di viaggiare senza scalda-biberon, latte in polvere, biberon, tettarelle ecc. Basta portarsi un telo leggero o una pashmina per coprirvi se siete a disagio e scegliere un angolo più appartato per avere la vostra privacy.
Se invece non lo allattate, vorrà dire che vi equipaggerete adeguatamente portandovi il latte in polvere per il periodo che vi serve e magari con uno scalda-biberon che possa anche essere usato in auto. Anche in aereo, non preoccupatevi per i liquidi: per i neonati potete tranquillamente portarli.
Svezzamento
La fase dello svezzamento è un momento critico quando si viaggia. Qui la soluzione migliore è quella di scegliere un alloggio con cucina, un mini-appartamento o uno studio che vi dia la possibilità di preparare le pappe per il bambino.
Dopo lo svezzamento
Terminato lo svezzamento, potenzialmente il bambino è pronto per mangiare quello che mangiate voi. Se il bimbo è riluttante alla scoperta di alimenti nuovi, potete sempre optare per alloggiare in appartamento avendo così voi il controllo di quello che cucinate. Alloggiare in un appartamento è anche comodo per la possibilità di avere un frigorifero e delle stoviglie anche semplicemente per dargli un po’ di frutta o uno yogurt, quindi anche se non avete intenzione di cucinare, valutatene i pro.
A me piace l’idea che il bambino possa anche mangiare con noi al ristorante: quasi sempre ci sono dei piatti che possono piacergli, anche se siete all’estero e magari quello che mangia è diverso dal solito, un po’ di pesce o di pollo, un formaggio o una zuppa probabilmente la troverete. E poi ci sono anche le piccole bugie: mio figlio si è ingozzato di pita greca volentieri dopo che gli abbiamo detto che era “pizza”. Aggiungete poi che in molte nazioni, soprattutto nel nord Europa, spesso troverete dei menu o dei piatti studiati appositamente per i bambini. A Tallin, con grande gioia di mio figlio, abbiamo trovato spesso nel menù la pasta col pollo (ok, storcete pure il naso, ma se piace a lui a me va bene!).
Viaggiare con i neonati: tanto il bambino non lo paga il biglietto aereo
Bugia (per le compagnie aeree low cost – il discorso per le compagnie aeree ‘di bandiera’ è un po’ diverso)
Se siete abituati a spendere 20 euro a/r per un volo, mettete in conto che la piccola creatura che viaggerà ‘comodamente’ seduta in braccio a voi per tutta la durata del volo vi costerà dalle 25 alle 31 euro a tratta (50-62 euro a/r). E cosa è compreso in questo biglietto? Nulla (o quasi). Viaggiare con i neonati è anche questo.
Gli infant, ovvero i bambini sotto i 24 mesi di età non hanno diritto al bagaglio a mano ma (se cercate tra le righe scritte in piccoli sui siti delle compagnie aeree) a volte possono portare una piccola borsa per il cambio.
Viaggiare in aereo con un neonato non è facile, o almeno per me non lo è stato finora, ma questo non è bastato a frenarmi. Insomma, abbiamo trascorso gli ultimi 30 anni della nostra vita a borbottare perché i bambini degli altri piangono, strillano, tirano calci ai sedili sugli aerei: è l’ora della vendetta! 🙂
C’è da dire che il primo volo di mio figlio è stato all’età di 15 mesi ed i successivi poco più. Tenere un bambino piccolo fermo e in silenzio e un’impresa pressoché impossibile. Armatevi di libri, giochi, merende (confesso in extremis di aver ceduto a Masha e Orso scaricato per le emergenze sul cellulare, aimè, rigorosamente a volume spento) e di tanta pazienza e sperate che i vostri vicini di posto siano dei simpatici nonnini amanti dei bambini e non una coppietta di ragazzi che pensano che il loro peggior incubo siano i figli (that’s right baby! Usate i contraccettivi che sono importanti, sempre!)
Viaggiare con i neonati: le regole delle compagnie aeree low-cost più famose
Tra le compagnie aeree low-cost più gettonate vi sottolineo in grassetto i vantaggi di ognuna quando si viaggia con un neonato.
Regole per viaggiare con i neonati: Ryanair
Per Ryanair i neonati sono i bambini di età compresa tra gli 8 giorni e i 23 mesi (compresi). I neonati viaggiano in braccio, ovvero non hanno diritto ad un loro posto assegnato. Vi verrà fornita una cintura di sicurezza da agganciare alla vostra ed il personale di bordo vi spiegherà come attaccarla.
A cosa ha diritto il neonato:
- Viaggiare seduto sulle gambe di un adulto (Ryanair assegna esclusivamente posti a finestrino per chi viaggia con un neonato secondo una loro regola di sicurezza).
- E’ incluso un bagaglio (fino a 5 kg, 45x35x20cms), da portare a bordo gratuitamente, che potrà essere trasportato dall’adulto che lo accompagna, in aggiunta al proprio bagaglio a mano.
- È consentito il trasporto di 2 attrezzature gratuite per bambino. È consentito 1 passeggino più uno dei seguenti articoli: seggiolino per auto, seggiolino rialzato o lettino da viaggio
Per informazioni complete ed aggiornate consultate la pagina di Ryanair: Viaggiare con i neonati
L’elemento interessante con Ryanair è la possibilità, oltre al passeggino, di imbarcare anche un altro oggetto in stiva: comodissima l’opzione per imbarcare, oltre al passeggino, il seggiolino auto se vi servirà a destinazione.
Regole per viaggiare con i neonati: Wizzair
Cosa offre la Wizzair a chi viaggia con un neonato:
- Una borsa cambio per il neonato con dimensioni massime 40x30x20 cm
- Imbarco prioritario gratuito per 2 adulti (e numero illimitato di bambini) per ogni neonato
- Possibilità di imbarcare gratuitamente un passeggino o una piccola culla pieghevole (nella stiva)
Per informazioni complete ed aggiornate fate riferimento al sito Wizzair.
Regole per viaggiare con i neonati: Easyjet
Se volete viaggiare con i neonati potete farlo con Easyjet dal compimento del 14° giorno e sono considerati tali fino ai 2 anni compiuti.
Vediamo cosa offre la Easyjet a chi viaggia con un neonato:
- Imbarco prioritario gratuito
- È possibile trasportare gratuitamente due articoli tra cui un lettino da viaggio, un passeggino, un passeggino doppio, una culla, un seggiolino auto, una carrozzina pieghevole o non pieghevole, un seggiolino rialzato, un portabebè
Per informazioni complete ed aggiornate fate riferimento al sito Easyjet.
Easyjet non parla esplicitamente della possibilità di portare una borsa cambio per il neonato.
Regole per viaggiare con i neonati: Volotea
Volotea indica che puoi volare con un neonato a partire dai 7 giorni fino ai 23 mesi, successivamente il bambino viaggerà come ‘bambino’.
Con questa compagnia aerea sono previsti:
- Puoi portare fino a 2 articoli di equipaggiamento per neonati. Il loro sito indica che “potrai portare con te senza costi aggiuntivi due articoli per bambini: un passeggino, un seggiolino o una cesta pieghevole.” Ora, cosa sia esattamente la cesta pieghevole non è chiaro, ma immagino si sia perso nella traduzione dallo spagnolo…
- Anche se non indicato esplicitamente, Volotea assegna a chi viaggia con un neonato l’imbarco prioritario
- Diploma del battesimo dell’aria: se avviserete la compagnia che si tratta del primo volo del bambino, vi regaleranno un certificato di volo.
Per informazioni complete ed aggiornate fate riferimento al sito Volotea.
Spero che questa carrellata delirante di riflessioni, verità, bugie ed informazioni vi sia stata utile e magari vi abbia anche fatto sorridere un po’, perché viaggiare dev’essere un piacere e anche se vostro figlio avrà ogni tanto una giornata ‘no’ non dovete farvi scoraggiare ne imbarazzarvi troppo perché, fatta qualche eccezione, troverete ovunque persone gentili che quantomeno vi compatiranno mentre trascinerete via vostro figlio urlante da un ristorante.
Infondo siamo stati tutti bambini una volta. 🙂
La piscinetta gonfiabile… Avevo la stessa, portata in viaggio per lo stesso motivo, salvo poi sdoganare la doccia. Sono molto d’accordo con quanto hai scritto!
Allora la soluzione della piscinetta non è così fantasiosa come pensavo 🙂 Mi fa piacere trovare altri viaggiatori d’accordo con me
Viaggiare con i bambini piccoli non sarà sicuramente facile ma credo anche io che non sia impossibile. Dipende tutto dallo spirito e dalla voglia dei genitori!
Ci vuole forza, molta forza…. almeno secondo la mia esperienza. Ma alla fine se ce la fai e sopravvivi è bellissimo 😀
Mia figlia ormai è grande quindi non ho più di questi problemi, ma ricordo che a 20 giorni la portai con me per un brevissimo viaggio di lavoro non lontano da casa. Ovviamente i neonati sono più facili da gestire: ora quando vedo famiglie viaggiare con 3 o 4 bambini piccoli resto ammirata e mi chiedo come facciano!
Io resto sempre ammirata dalle famiglie numerose e anche dai genitori single. Noi siamo in 2 e gestirne uno già mi sembra complicato 🙂
Io non ero riuscita a prendere aerei con mio figlio piccolissimo (primo volo a 3 anni), ma abbiamo fatto comunque parecchi viaggi. Quando allattavo non ho mai avuto problemi, se devo essere sincera mi dava più fastidio l’idea di coprirlo mentre mangiava che non di farmi vedere (in quel periodo le tette sono esclusivamente cibo!). Con lo svezzamento è iniziato il divertimento vero perché va pazzo per provare cibi nuovi, compreso curry e altri piatti indiani! Io comunque mi sono trovata bene anche in hotel, in tutte le stanze c’è un frigo e io portavo con me frutta fresca e frullatore a immersione per poter preparare al volo la merenda quando ancora non mangiava la frutta intera.
Al frullatore ad immersione non ci avevo pensato, in effetti non occupa neanche troppo spazio in valigia
Con il tuo articolo mi hai dato un barlume di speranza perché uno dei motivi per cui ho paura ad avere un figlio è l’impossibilità di viaggiare, almeno nei primi anni di vita. Sicuramente non sarà facile però non lo vedo così impossibile come prima.
Sono davvero felice che il mio articolo possa averti dato un po’ di fiducia 🙂
Al momento non ho figli, ma mi sono sempre chiesta come sarebbe viaggiare con un bambino piccolo. Il tuo articolo mi sembra davvero completo e sicuramente rincuora chi ha un neonato…viaggiare si può, nonostante qualche difficoltà!
…e tanta tanta stanchezza 😀
Articolo utilissimo per chi ha bambini! I miei complimenti per la foto del “Bagaglio per 10 giorni a Rodi “! Siete stati bravissimi a farci stare tutto!! E sono d’accordo con te quando dici che abbiamo passato molti anni a borbottare sui bambini….In effetti io lo faccio spesso…ma è colpa mia se nei viaggi intercontinentali mi piazzano sempre un bambino urlante nel sedile a fianco? :))) Arrivo stremata che non è neanche il mio!! :))
Oddio questa del volo intercontinentale col bambino urlante non mi è mai capitata per fortuna. Non dev’essere stato bello, poverina.
Io con i miei figli ho sempre viaggiato fin da subito. D’altronde il mio primo figlio è nato in Cina e a 3 mesi ha fatto il primo rientro in Italia. Nonostante questo è stato un bimbo molto difficile. Ogni volta che cambiava posto ci metteva giorni ad ambientarsi. Non dormiva ed era sempre super eccitato. Io che li odiavo, confesso di aver messo da parte gli on the road per i villaggi turistici con solo qualche gita. Ed è stato pesante lo stesso. Con il secondo è andata meglio perché aveva un altro temperamento e, già dai suoi 2 anni (l’altro nel frattempo ne aveva sei ed era più gestibile) abbiamo viaggiato ovunque, soprattutto sud est asiatico, anche perché vivevano in Thailandia, tutto on the road e organizzato da me. Però ti devo dire la verità: non ho mai mai rinunciato a viaggiare, ma non è stato mai facile! Diciamo che la voglia di viaggiare era di più, come hai detto tu. Attualmente il problema è che vogliono dire la loro e quel pò che piace a loro è proprio ciò che non piace a noi…
Si, vince la voglia di partire lo stesso. Nonostante mio figlio sia molto molto sfidante a volte. Poi diciamolo che ogni età porta i suoi problemi. Comunque bravissima tu davvero per il tuo spirito avventuriero ed il tuo coraggio.