Oggi vi racconto della visita al palazzo presidenziale di Bucarest, Palatul Parlamentului in romeno (nota in epoca comunista come la Casa del popolo).
Il mio viaggio in Romania risale a qualche anno fa e la capitale, Bucarest, è stata la prima tappa del nostro viaggio verso la Transilvania.
Contenuti dell'articolo:
La mia impressione di Bucarest
Inizio col dire che non ho amato molto Bucarest e non è un posto che elencherei tra quelli in cui vorrei tornare.
L’ho trovata una città sporca e decadente e nella quale non mi sono sentita molto al sicuro. Ovviamente si tratta di un’opinione assolutamente personale e magari non condivisibile.
Nonostante tutto, la città ha degli angoli carini, un piccolo centro storico e una nightlife degna delle maggiori città europee. C’è anche da dire che si mangia bene e a buon prezzo. (da segnare il famoso e molto frequentato ristorante Caru Ca’ Bere, una tappa turistica ma valevole di una sosta).
Ho amato molto invece gli altri luoghi Romania, primo tra cui Brasov, che ho visitato durante lo stesso viaggio di cui spero di parlarvi presto 🙂
Il folle palazzo presidenziale di Bucarest
Della capitale romena, la cosa che mi è rimasta più impressa è stata sicuramente la visita al Palazzo presidenziale, una costruzione talmente enorme che si dice sia visibile dalla luna!
L’estensione di questo palazzo è seconda solamente a quella del Pentagono: 12 piani in altezza divisi tra 1.100 stanze. E in più ci sono anche i sotterranei dei quali attualmente si ignora l’uso e l’estensione.
Considerate che i lavori coinvolsero più di 20 mila operai che lavoravano su turni 24 ore al giorno e si stima che furono coinvolti negli anni circa 700 architetti.
Negli sfarzosi saloni e nei corridoi sono presenti marmi pregiati, tessuti e tendaggi cuciti a mano e lampadari in vetro di boemia.
La spesa per i lavori si avvicina ai 4 miliardi di dollari: probabilmente l’edificio governativo più caro di sempre, soprattutto perché praticamente inutilizzato. Spesa che sembra ancora più grande se si pensa alla povertà nella quale verteva la popolazione, soprattutto negli anni 80/90.
Qualche anno fa il magnate Rupert Murdoch offrì 1 miliardo di dollari per l’edificio, ma la sua offerta fu rifiutata.
La costruzione di questa immensa e super costosa follia, voluta dal dittatore Nicolae Ceaușescu, iniziò nel 1984. Doveva ospitare le maggiori istituzioni dello stato: Presidenza della Repubblica, il consiglio dei Ministri e il tribunale supremo oltre ad essere una residenza per Ceaușescu e la sua famiglia.
Nel 1989 però la situazione cambio: la dittatura fu rovesciata e Ceaușescu sua moglie Elena furono giustiziati.
Nonostante questo i lavori proseguirono ed il palazzo fu inaugurato nel 1997, anche se tuttora non è ancora completo rispetto al piano iniziale.
Dal 1994 il palazzo ospita la camera dei deputati ed il senato e viene utilizzato per eventi. Come potete immaginare però resta per lo più inutilizzato.
Organizzare la visita
Attualmente non esiste un sistema di prenotazione online. E’ possibile prenotare telefonicamente (attualmente è obbligatorio causa restrizioni Covid) . I riferimenti sono sul sito ufficiale del palazzo.
Quando ci siamo stati non avevamo prenotato ma abbiamo trovato posto chiedendo direttamente in biglietteria. La visita guidata l’ho trovata molto interessante anche se la parte visitata del palazzo è davvero minima rispetto alla sua estensione.
Nel palazzo non è consentito fare foto, a meno che non si paghi una fee per shooting professionale. Noi ne abbiamo fatte giusto un paio sulla balconata dov’è consentito.
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Non ci siamo fermati a Bucarest ma mr G ha voluto comunque girare attorno al palazzo in auto. Mi piacerebbe la prossima volta visitare gli interni
Il giro in auto intorno al palazzo mi ha fatto ridere 🙂 Vi ho immaginato insieme in una Trabant a guidare per le vie di Bucarest-
12 piani in altezza e 1.100 stanze è immenso, tanto più grande del Parlamento di Budapest che già sembrava enorme. Non ho mai valutato Bucarest per un viaggio sai? E da come la descrivi non ci andrai 😂almeno per ora!
Invece gli altri posti che ho visitato in Romania mi hanno stupito positivamente e una giornata a Bucarest per vedere il palazzo presidenziale e qualche altra cosetta secondo me ci può stare. E poi ci sono anche le terme a Bucarest che non conoscevo, ma che sicuramente non mi farei sfuggire in un prossimo viaggio!
Se devo essere sincera fino in fondo, Bucarest non mi attira più di tanto; nella mia immaginazione è proprio come l’hai descritta tu, sporca e un pò decadente. Ma forse, prima o poi le darò una chance e magari poi mi piacerà pure!
Non ho mai preso in considerazione Bucarest come meta di un possibile viaggio, anche a me dà l’impressione di una città sporca. La megalomania di Ceaușescu era cosa risaputa, non mi meraviglia affatto.
Ho letto cose molte belle di Bucarest, ma la mia impressione non è stata particolarmente positiva
Ci siamo sempre ripromessi di esplorare di più l’Europa perchè, grazie ai vari post sui blog di viaggi, stiamo scoprendo delle vere chicche soprattutto in paesi pochissimo presi in considerazione!
Non osiamo immaginare l’impressione che possa fare vedere da vicino questo edificio così maestoso!
Non ci siamo ancora state e ti dico che sono molto curiosa e sento tanti pareri discordanti, però terrò in considerazione il tuo sempre puntuale e dettagliato grazie mille
Amo molto le capitali dell’est Europa, ma finora non abbiamo ancora avuto modo di visitare Bucarest. Mi piacerebbe includerla magari in un viaggio a tappe alla scoperta della Romania. Devono esserci dei posti bellissimi anche lì!
La Romania è stupenda per quel poco che ho visitato. Bucarest non mi ha colpito, però la Transilvania tantissimo.
Che palazzo imponente! Avevamo preso in considerazione la Romania per un viaggio on the road, visitando sia la capitale che le zone rurali. Purtroppo la pandemia ha cambiato i nostri piani ma resta sulla nostra wish list. Nonostante non sia una delle mete turistiche più gettonate, ho visto e letto che offre comunque diversi spunti di viaggio interessanti.
La Transilvania mi ha lasciato bellissimi ricordi. Ci tornerei 🙂