Parlando con un collega recentemente, ripensavo al nostro viaggio di due settimane in Australia che abbiamo fatto qualche anno fa.
Ho trovato poi questo racconto, nascosto nei meandri del pc, scritto un pò di tempo fa e ho pensato sarebbe stato carino condividerlo. Vi racconto quindi il nostro viaggio lungo poco più di 2 settimane.
Contenuti dell'articolo:
Dettagli del viaggio
Per 2 settimane in Australia:
Spesa totale a testa: circa 1600 euro + vitto
Periodo: 27 dicembre – 13 gennaio
Compagnie aeree: voli intercontinentali Eastern China Airlines. Voli Interni: Tiger airlines, Jetstar airlines
Bagaglio: zaino 40litri + borsetta
Volo intercontinentale: Roma-Shanghai-Melbourne/Sydney-Shanghai-Londra: 650 euro a testa
Durata del viaggio: due settimane in Australia
Giorni 1-2-3 – il viaggio – Due settimane in Australia
Si parte! Armati di tutto punto di intrattenimento partiamo. Siamo riusciti a far entrare tutto in uno zaino (40 litri) a testa e una borsetta – tutto bagaglio a mano nel quale abbiamo messo il necessario per la piena estate australiana, nonché il necessario per il profondo inverno di Shanghai e Londra dove faremo scalo.
Sarà un viaggio lungo e Eastern China, la compagnia aerea con coi viaggeremo, non è proprio il top in fatto di entertainment. Niente monitor al posto, ma solo monitor al centro con documentario di un orso che sembrano trasmettere a ripetizione. D’altronde per il prezzo pagato non possiamo lamentarci.
Il viaggio trascorre veloce, nonostante le 20 e passa ore di volo e ben 6 ore di scalo a Shanghai. Atterriamo a Melbourne, un po’ frastornati ma tutto sommato OK.
Prendiamo il bus dall’aeroporto e ci spostiamo al centro dove abbiamo prenotato il Pensione Hotel Melbourne (80 euro la doppia). Sono le 12, ma fortunatamente la stanza è già pronta. Ci concediamo giusto una doccia e qualche ora di riposo…poi fuori a ricaricare la scheda telefonica che abbiamo preso in aeroporto, a visitare il centro e a cenare.
Capitolo scheda telefonica: avendo parenti ed amici in Australia abbiamo visto subito la convenienza di avere una scheda telefonica locale. Abbiamo preso gratuitamente sul bus dall’aeroporto una scheda Lyca Mobile che ci ha permesso di restare in contatto con tutti, risparmiando.
A spasso per Melbourne scopriamo subito che, pur essendo una bevanda molto consumata, il costo della birra australiana è notevole. Una pinta costa da un minimo di 6/7 euro circa. Passeggiando ci fermiamo in un localino vista fiume e riusciamo addirittura a pagarne 12 di euro per una pinta.
Giorno 4 – Melbourne, Great Ocean Road
Siamo svegli di buonora, confusi dai fusi. E’ sabato, sono le 7, la città è deserta – camminiamo lungo il fiume e ci fermiamo a fare colazione. Il silenzio è interrotto solo da qualche mattiniero sportivo che corre o cammina lungo il fiume.
Oggi salutiamo temporaneamente Melbourne per partire in auto lungo la Great Ocean Road dove ci fermeremo una notte, prima di tornare a Melbourne per il capodanno.
Dopo le prime difficoltà col cambio automatico e imbarazzanti momenti nei quali abbiamo dovuto chiedere aiuto all’addetto dell’autonoleggio per uscire dal parcheggio, partiamo con me alla guida e cercando di non compiere troppe infrazioni nel centro cittadino.
Nota sulla guida a Melbourne: un veicolo che vuole svoltare a destra deve inserirsi nella corsia di sinistra per non intasare il percorso dei tram. Detto così sembra semplice, ma vi posso assicurare che non ho mai visto una cosa del genere….solo a Melbourne…e con la guida dal lato britannico e il cambio automatico è stato una tragedia
La strada scorre veloce fino a Torquay, dove imbocchiamo la Great Ocean Road. Una strada stretta e tortuosa lungo la costa. Bellissimo! Ci fermiamo in un paese lungo la costa per un frappè e per goderci un pò di sole – per noi il sole a dicembre è una novità! Consumiamo un pranzo al sacco, racimolato al supermercato vicino all’autonoleggio ad Apollo Bay e proseguiamo. Troviamo lunghe code di traffico all’ingresso di alcuni paesi e vediamo i nostri primi canguri…purtroppo vittime delle auto.
Notiamo anche che i grossi bus a lunga percorrenza hanno una barra tipo fuori strada sul davanti – serve per proteggere il radiatore dai canguri che potrebbero colpire.
Per il tramonto siamo ai 12 apostoli – parcheggiamo e ci godiamo la vista spettacolare, scattando foto a più non posso. Che posto incredibile!!
Per la notte ci fermeremo a Port Campbell – che raggiungiamo per le 20 circa (dopo essere stati fermati dalla polizia per un alcool test, frequentissimi a tutte le ore in Australia).
Alloggiamo al Southern Ocean Motor Inn alla tutt’altro che modica cifra di 145 dollari australiani – purtroppo il periodo di capodanno è molto gettonato e forse ci siamo mossi un pò tardi con la prenotazione.
Raggiungiamo di corsa (alle 21 chiudono la cucina) l’unico pub del paese dove mangiamo molto bene e assaggiamo qualche birra australiana – la baia di Port Campbell è molto bella ed il clima piacevole. Facciamo la telefonata di rito ai parenti australiani, per dirgli che stiamo bene. Troviamo Port Campbell una località molto carina ed anche il costoso motel non è male.
Giorno 5 – Great Ocean Road, Melbourne
Svegli di buon’ora, facciamo colazione in stanza e con caffè dell’hotel e biscotti presi il giorno prima. La giornata è cupa e c’è un venticello pungente.
Mi accorgo di essermi ustionata il braccio in auto – mai sottovalutare il sole australiano, notevolmente più forte del nostro sole europeo.
Imbocchiamo nuovamente la Great Ocean Road per fermarci alla Bay of Islands prima di riprendere la strada per Melbourne. Decidiamo di non fare la strada costiera al ritorno, ma di imboccare la A1 risparmiandoci code e traffico, e devo dire che è stata un’ottima idea, dati i bei paesaggi di campagna e le grandi fattorie.
Arriviamo a Melbourne nel primo pomeriggio, appena in tempo per lasciare l’auto prima della chiusura dell’ufficio anticipata per capodanno. Stanotte alloggiamo al Ibis – Therry St al costo di 105 euro, molto bello.
La serata di capodanno la passeremo a casa di amici che abitano una mezz’oretta fuori Melbourne e con un’altra coppia di amici residenti ad Adelaide che sono venuti giù per il capodanno. Cena a base di pasta, chiusa da limoncello fatto in casa e con tradizionale barbecue tanto amato dagli australiani (‘barby’ – gli ozzy amano le abbreviazioni….). Scopriamo anche la versione australiana della canzone ‘Jingle Bells’ modificata in ‘dashing through the bush’ … ma non era ‘dashing through the snow’?
Alle 3 di notte rientriamo a Melbourne (i treni vanno avanti per tutta la notte); nonostante a Melbourne ci sia il capodanno ‘alcool free’ per ordinanza comunale, le facce che incontriamo sono tutt’altro che sobrie, ma la polizia è ovunque.
Giorno 6 – Melbourne, Hobart (Tasmania) – due settimane in Australia
Qualche ora di sonno e siamo già in piedi! Facciamo un giretto per Melbourne, prendiamo il city circle tram gratuito e ci fermiamo a fare colazione vicino a Federation Square. Ci chiamano i nostri amici italo-australiani – per pranzo faranno un pic-nic con barbecue in un parco.
Nel tardo pomeriggio abbiamo il volo per Hobart (Tasmania) quindi ritiriamo gli zaini in hotel e raggiungiamo il parco sul mare dove si trovano i nostri amici col treno (purtroppo non ricordo il nome del posto).
In tutti i parchi australiani non mancano mai 2 cose: i bagni pubblici (pulitissimi) e il barbeque a gas. Se un posto non ha uno di questi 2 requisiti allora non è un parco australiano degno di tale nome.
La fila al bbq è interminabile, quindi desistiamo e prendiamo un take-away di fish&chips di squalo (!!) che gli australiani chiamano ‘flake’. Il pomeriggio si conclude con una partita a pallone della comitiva, prima di congedarci ed andare in aeroporto.
Il volo per Hobart è molto breve – incontriamo un ragazzo italiano che si è trasferito con un working holiday visa e che lavora in una fattoria tasmana.
Prendiamo la costosissima navetta per il centro di Hobart, dove alloggeremo al Edinburgh Gallery Bed & Breakfast (90 dollari australiani con bagno in comune e colazione). Anche in Tasmania abbiamo avuto difficoltà a prenotare alloggi, data l’affluenza del periodo. Ci immaginiamo quindi che alle 21.00 la città sia in fermento, piena di gente…e invece non riusciamo a spiegarci dove siano tutti. Percorriamo in lungo e in largo la città, molto carina, senza trovare anima viva e abbattuti ci fermiamo nell’unico ristorante aperto, un cinese che ci accoglie dicendo ‘late dinner today’ – alle 21.30?!… ci sono tante cose che ancora ci sfuggono sulla mentalità anglosassone degli australiani.
A letto presto quindi….ma continuiamo a chiederci dove sia tutta la folla di gente che occupa gli alloggi di Hobart.
Giorno 7 – Tasmania – due settimane in Australia
Oggi ritiriamo la seconda auto a noleggio delle nostre due settimane in Australia.
Ci facciamo prendere dall’entusiasmo e decidiamo di ‘fare un salto’ a Launceston nel nord dell’isola, sottovalutando le distanze. La mia famiglia è infatti originaria di un paese omonimo in Cornovaglia, quindi per qualche motivo decidiamo di andarci.
A Launceston non c’è nulla…ma davvero nulla…. a parte un bellissimo parco cittadino, con tanto di fiume, cascate, piscina e CANGURI, vivi!! che saltellano tra le persone. Magari per un australiano è come vedere un gabbiano ma per noi è un’emozione.
Ci rimettiamo sulla strada – la nostra meta è Swansea, una cittadina sul mare vicino al Freycinet national park che abbiamo intenzione di visitare. A causa del pienone anche qui, abbiamo trovato alloggio in un posto non proprio eccezionale – bungalow prefabbricato di un campeggio Swansea Holiday Park (120 dollari a notte). Facciamo un giro per il paese – ci sono letteralmente 4 case e 2 strade. Il supermercato principale ha chiuso alle 16.30…i posti per mangiare chiudono alle 19.00.
Corriamo ai ripari e ceniamo in un chioschetto con frittura di pesce e mezza dozzina di ostriche (che io adoro), per cui questa zona è famosa. Se alle 19 chiude tutto, forse sarebbe il caso di comprare del vino per la sera….si, ma dove? Cominciamo a capire che per vendere alcolici ci vuole una licenza, quindi la maggior parte dei supermercati non li vende e anche molti ristoranti…per caso vediamo un chioschetto ‘licenced’ in chiusura e ci riusciamo ad accaparrarci una bottiglia di vino bianco per passare la serata in questo posto desolato. Fortuna che non ci siamo venuti per la vita notturna.
Giorno 8 – Tasmania – Freycinet National Park
Oggi si va al Freycinet national park. Armati di acqua, crema solare e abbigliamento comodo, lasciamo l’auto al parcheggio e paghiamo la fee di ingresso al parco. Il percorso fino alla Wineglass Bay è di 1 ora e mezza (di cui buona parte in salita). Arrivati in cima alla salita, il panorama è mozzafiato! Vediamo sotto di noi la baia, splendida.
Fa caldo e siamo affaticati dal percorso, ma ci avviamo subito verso la spiaggia (dopo altri 40 minuti di cammino in discesa).
Facciamo il nostro primo bagnetto nell’oceano FREDDISSIMO!! sento nelle orecchie mia madre che mi dice di stare attenta agli squali, i racconti letti sulle meduse a scatola e su chissà quali altri orridi mostri sottomarini pronti ad ucciderci, o almeno ferirci gravemente…..e ad un certo punto invece ecco davanti a noi 3 delfini al largo che si avvicinano alla baia come per perlustrarla.
Io scatto foto a più non posso: il mio regno per un obiettivo con uno zoom decente! C’è chi prova a raggiungerli a nuoto e loro si divertono ad allontanarsi e a tornare dopo qualche minuto. Forse è una delle cose più belle che abbia visto nella mia vita….
Soddisfatti ci rifacciamo il percorso per il parcheggio – la salita è faticosissima, e io ho pure rotto le scarpe…le uniche scarpe chiuse che avevo portato e che dovevano servirmi anche a Shanghai e a Londra.
Ci fermiamo a pranzare in un allevamento di ostriche segnalato dalla lonely planet. Una dozzina di ostriche e 1 chilo di cozze….goduria! poi riprendiamo la strada per Hobart, dove passeremo la serata prima di ripartire l’indomani per la Gold Coast.
Alloggiamo al Hobart Tower Motel (88 dollari oz a notte), non molto centrale. Raggiungiamo il centro a piedi dove scopriamo che si sta svolgendo il Taste Festival, manifestazione fieristico-culinari. Devo dire che le sagre del sud Italia fanno davvero un baffo a questo festival, però accontentiamoci, almeno c’è gente anche se non dubito che alle 21 scompariranno tutti.
Ceniamo in un ristorantino greco e guardiamo un gruppo di ballerini improvvisati, arrivati con radiolone per trascorrere la serata tra loro in allegria. L’atmosfera è molto piacevole e per concludere tutto un bel gelato tasmano!
Domani saluteremo la Tasmania 🙂
Il racconto del viaggio prosegue qui: Australia a capodanno parte 2
Ciao! Mi ha fatto piacere leggere questo racconto visto che abito a Melbourne e amo follemente la Tasmania! In quest’ultima effettivamente bisogna partire consapevoli di non trovare località da fiesta grande, ma a livello di natura e wildlife è the place to be <3
Non mi aspettavo chissà che nightlife, ma col bel tempo che c’era, estate piena, festa a scuola, magari un po’ di gente in giro dopo le 20.00. Niente. 🙂 Però si, naturalisticamente è il top.
Sono stata in Australia lo scorso agosto, durante il loro inverno. Siamo stati fortunati con meteo e temperature, ma non siamo riusciti ad inserire la Tasmania, che sembra bellissima. Però ci siamo fatti delle grandi scorpacciate di ostriche!
Mamma mia quante ostriche 🙂
I canguri tra le persone a Launceston 🙂 wow!! Belle foto anche il mare non sembra male ahahaha
Mare davvero spendido 🙂
Ma quanti bei viaggi che avete fatto! L’Australia è sicuramente sulla mia lista di posti da vedere!
E’ vero, sono stata proprio fortunata a viaggiare tanto negli scorsi anni. Un viaggio tira l’altro…come le caramelle.
Ho vissuto in Australia sei mesi, ma a Melbourne non sono mai stata. Ho visitato più la costa est, spingendomi verso il nord. Chissà se un giorno recupererò.
Ne sono certa! Voglio tornare in Australia e passarci un po più di tempo quando potrò…
Che cosa non darei per andare in Australia; ho visto tante foto e documentari che la voglia di vedere questi luoghi è diventata incontenibile. Grazie per le info che hai fornito nel tuo articolo!
Io ci vorrei tornare, perché come spesso accade nei nostri viaggi, ci abbiamo passato poco tempo.