In quest’estate tutta italiana, dopo la nostra gita in Molise e un breve viaggio in Calabria abbiamo trascorso 6 giorni in Basilicata.
Questo il nostro itinerario in auto.
Contenuti dell'articolo:
Giorno 1 – Melfi – 6 giorni in Basilicata
Arriviamo a Melfi verso mezzogiorno, giusto in tempo per gustare il nostro primo pranzo lucano accompagnato dall’ottima locale acqua Gaudianello in bottiglia di vetro (non la vedevo dagli anni ’90, periodo in cui era diffusissima nel ristoranti della Puglia e mi ha ricordato la mia infanzia).

Dopo un breve riposo nel nostro b&b, nel cuore del centro storico, usciamo ad esplorare il paese.
Prima tappa la Porta Venosina, una delle 6 antiche porte della città.

Una breve visita al Duomo (la cui facciata purtroppo è in restauro) e raggiungiamo l’imponente castello che ospita anche il Museo Archeologico Nazionale. Facciamo il biglietto (4 euro) cumulativo che include l’ingresso agli scavi di Venosa ed al castello di Venosa, che in realtà si rivelerà essere chiuso.

Il reperto più importante esposto dal museo è il Sarcofago di Rapolla (così denominato dal luogo in cui avvenne il ritrovamento, in provincia di Potenza), opera di maestranze dell’asia minore. L’imponente sarcofago in marmo bianco è alto 1,80 metri e lungo lunghezza 2,50 metri.

Si prosegue poi tra le sale del castello dove sono esposti reperti di varie epoche, ceramiche decorate, corredi rivenuti in tombe della zona, armi e vasellame.

Il castello, in una posizione soprelevata, sovrasta il paese ed offre una bellissima vista sui tetti e sul duomo.
Per cena ci spostiamo fuori dal centro storico (ma comunque raggiungibile a piedi) al Oasi Giallo Verde – ci tengo a menzionare questo ristorante perché ancora sogno il caciocavallo con uovo e peperone crusco (non che gli altri piatti fossero da meno).

Giorno 2 – Melfi, Venosa e Ripacandida
Per questa mattina abbiamo prenotato una visita alla Chiesa Rupestre di Santa Margherita. La chiesa è accessibile esclusivamente con guida (8 euro a persona) e su appuntamento da prenotare telefonicamente e si trova nei pressi del cimitero di Melfi (raggiungibile in auto, oppure con il bus per il cimitero).
Questa piccolissima chiesa, scavata nel tufo, stupisce per i suoi affreschi bizantini e di epoche successive.

In uno degli affreschi è raffigurato Federico II di Svevia insieme ad altri membri della sua famiglia.

Seconda tappa della giornata è Venosa (prestate attenzione agli orari di apertura degli scavi e della Chiesa della Santissima Trinità).
Riassumo brevemente quello che visitiamo nel corso della giornata a Venosa:
- Il castello federiciano, che ospita il museo archeologico nazionale (chiuso)
- La Cattedrale di Sant’Andrea Apostolo
- Gli scavi archeologici di Venosa e la famosa chiesa Incompiuta (accessibile con il medesimo biglietto degli scavi)

Particolare la storia dell’ Incompiuta, la cui costruzione iniziò nel 1100 ma non fu mai terminata, presumibilmente per mancanza di fondi dei monaci benedettini.

- Chiesa della Santissima Trinità
Prima di andare via ci fermiamo alla Cantina di Venosa per prendere qualche bottiglia di Aglianico.
La terza tappa della giornata è Ripacandida. Ci fermiamo giusto il tempo necessario per visitare la piccola e poco conosciuta Chiesa di San Donato.

Annesso alla chiesa un grazioso e ben tenuto giardino della villa comunale, un tempo orto del convento, con un piccolo labirinto e 3 seguoie alte più di 15 metri.
Per cena siamo nuovamente all’Oasi Giallo Verde – lo chef ci ha stregato!
Giorno 3 – Laghi di Monticchio
Siamo al terzo dei nostri 6 giorni in Basilicata e ci spostiamo a poca distanza da Melfi ai laghi di Monticchio.
La prima tappa della nostra giornata è l’Abbazia di San Michele Arcangelo, affacciata sui laghi.
Oltre alla chiesa alla grotta della chiesa di San Michele è possibile visitare il Museo di storia naturale del Vulture.

L’ingresso al museo è gratuito e si viene accompagnati nella visita da una guida. Quest’attività è super consigliata anche con i bambini perché il museo è ben organizzato e le guide molto brave.

Dall’Abbazia è possibile raggiungere i laghi tramite un percorso pedonale (in discesa), ma visto il tempo molto incerto preferiamo scendere in auto ai laghi.

Nonostante i nuvoloni minacciosi riusciamo a fare un piccolo pic-nic nella zona attrezzata ed un giro a piedi intorno al lago piccolo.
Apro una piccola parentesi negativa sui laghi, zona potenzialmente splendida. Purtroppo molte delle strutture di ristorazione sono vecchie e degradate e la zona è invasa da poveri cagnolini randagi. Abbiamo parlato con le guardie della forestale che prima ci hanno preso in giro dicendo che non erano a conoscenza del problema “dove sono questi cani? me li può descrivere?”, poi ci hanno indicato che non era di loro competenza (cosa assolutamente falsa) e poi, cambiando versione, di averlo segnalato già ai vigili. Oltre ad innervosirci parecchio, abbiamo chiamato i vigili che ci hanno indicato che stavano giusto gestendo il problema ‘proprio in questi giorni’. Sinceramente credo poco a questa risposta purtroppo.

Ci lasciamo i laghi alle spalle con un po di tristezza e di amarezza per la situazione e le risposte ricevute. Durante la nostra permanenza di 6 giorni in Basilicata, questo sarà l’unico evento negativo del viaggio. Pernottiamo e ceniamo in un agriturismo vicino mentre fuori la pioggia scende copiosa.
Giorno 4 – Castel Lagopesole e Pietrapertosa
Ci svegliamo con il sole e, dopo una meravigliosa colazione a base di latte di fattoria e prodotti fatti in casa, ci mettiamo su strada direzione Pietrapertosa.
Facciamo una breve tappa all’imponente castello federiciano di Lagopesole, una roccaforte normanna che domina valle sottostante.

L’ingresso (2 euro adulti, 1,50 ridotto) permette di accedere alla cappella, allo stretto camminatoio e ad un piccolo museo.
Prima di arrivare allo splendido borgo di Pietrapertosa, nel quale alloggeremo per 2 notti, facciamo una piccola deviazione piena di tornanti verso Campomaggiore dove abbiamo intenzione di visitare i ruderi di Campomaggiore Vecchio.
Il sito è chiuso e, come riporta il cartello, aperto solo su prenotazione e nel weekend. Peccato!

Dopo un’abbastanza deludente pranzo a base di toast in un bar di Campomaggiore, raggiungiamo finalmente Pietrapertosa, paese nel quale alloggeremo per 2 notti.

Passiamo un pomeriggio di ozio, tra un sonnellino e una passeggiata per comprare qualcosina da mettere in frigo. Il paese si sviluppa tutto in salita e decidiamo subito di abbandonare il passeggino in macchina in favore del marsupio porta bebè.
Andiamo a letto presto dopo un’ottima cena lucana a La Locanda di Pietra.
Giorno 5 – Pietrapertosa e Castelmezzano
Svegli di buonora, facciamo i panini e ci avviamo lungo il Percorso delle 7 pietre in direzione Castelmezzano.
In circa un’ora (più 20 minuti per una pausa allattamento) raggiungiamo la fine del percorso, nei pressi del cimitero di Castelmezzano. Da li in circa 10 minuti raggiungiamo il centro del paese.
Il percorso da Pietrapertosa a Castelmezzano è per lo più in discesa ed è importante avere delle scarpe adatte perché la pavimentazione spesso è irregolare.


Dopo aver visitato il paesino, decidiamo di ripetere il percorso a ritroso. Arriviamo a Pietrapertosa col caldo di mezzogiorno in poco più di 1 ora (compresa la sosta panino).
Stanchi ma soddisfatti ci concediamo un po di riposo prima di esplorare nuovamente Pietrapertosa, passeggiamo per il centro storico (detto Arabata, date le sue origini) e saliamo al Castello.

Che fatica arrivare la su, ma la vista è pazzesca: sembra di essere davvero in cima alle dolomiti lucane.


Una meritatissima cena lucana ci aspetta anche stasera a La Locanda di Pietra.
Giorno 6 – Campomaggiore Vecchio
Ultimo dei nostri 6 giorni in Basilicata. La partenza non è delle migliori dato che abbiamo forato una delle gomme dell’auto. Ma niente paura, in questo piccolo ed ospitale paese si trova subito una persona per riparare il danno, nonostante sia domenica 🙂
Riprendiamo i tornanti e torniamo a Campomaggiore Vecchio e questa volta riusciamo a visitare i ruderi del paese fantasma, abbandonato in seguito ad una frana.

Salutiamo la Basilicata con un pranzo a Grottole in un bizzarro locale uscito dagli anni 80 dove, nonostante le apparenze, mangiamo davvero bene.
Ci rivedremo presto sicuramente Basilicata 🙂
Di primo impatto mi sa che Melfi e Venosa sarebbero le mie mete preferite. Gran bell’itinerario!!
Il castello di Melfi mi è piaciuto tantissimo!
Anche noi siamo stati una settimana in Basilicata ed è stata una piacevole scoperta! Bellissimi i borghi di Castelmezzano e Pietrapetrosa dove abbiamo provato anche il volo dell’Angelo! Inoltre in quella settimana mi sono “drogata” di peperone crusco, buonissimo!
Il volo dell’angelo non avrei mai avuto il coraggio 🙂
A chi mi chiede perché ami tanto la mia Italia, dico sempre che ha il perfetto connubio tra arte, storia, cultura e, ovviamente natura. Il tuo resoconto ne è un bellissimo esempio: una settimana tutta italiana in grado di mostrare quanto il nostro Bel Paese abbia da offrire… bravissima!
La Basilicata è stupenda e mi sentirei davvero di consigliarla
Due miei amici hanno proprio fatto un viaggio in Basilicata la scorsa estate e ne sono rimasti entusiasti e trovo conferma anche dal tuo articolo. Noi non ci siamo mai stati e devo dire che prima di questo periodo post Covid non l’avevo presa in considerazione ma ora mi devo proprio ricredere.
Io invece avevo sempre rimandato di andarci, a parte Matera che non è molto lontana da casa mia
La Basilicata non la conosco per niente. Gli scavi archeologici di Venosa mi hanno ricordato vagamente quelli di ostia, sarà per il mosaico. Com’è stato questo primo viaggio lungo col piccolo?
Beh, senza nulla togliere a Venosa, ma Ostia Antica è un po più spettacolare 🙂
La Basilicata è splendida, noi purtroppo abbiamo visitato poco due anni fa e ci piacerebbe tanto tornare! il vostro itinerario ci piace tantissimo, grazie mille
Anche io vorrei tornarci! Vorrei andare a Maratea, a Craco e visitare il parco di Gallipoli
Hai fatto davvero un bel giro ed è bello che tu abbia scelto una regione poco turistica rispetto a tante altre. Hai permesso a noi lettori di conoscere posti interessanti con nuove idee di viaggio. Mi permetto di consigliarti, se ci ritorni, il borgo di Rotondella… Molto caratteristico!
Ho cercato Rotondella su google. Un giro li non me lo toglie nessuno, anche perché ci passo li vicino in macchina quando vado dai suoceri in calabria. Strepitoso direi. Brava, ottimo consiglio!
Conosco molto poco il sud d’Italia e non mi dispiacerebbe affatto fare un bel tour delle regioni che hai visitato quest’estate – non sono mai stata, infatti, né in Molise né in Basilicata e conosco appena la Calabria. Non credevo che ci fosse così tanto da vedere in Basilicata, grazie per queste dritte, cercherò di tenerle a mente per l’anno prossimo.
ps: bellissima la tua foto con il marsupio… è davvero dolce!
La Basilicata, così come la Calabria, è una regione spesso dimenticata. Spesso il turista visita Matera (stupenda ovviamente) e va via.
Conosciamo veramente pochissimo la Basilicata. L’itinerario è davvero ben fatto (come sempre) e ci ispira tantissimo, sopratutto Pietrapertosa. Grazie Anna (e che bello vedere il piccolo Ludovico)!
Grazie mille Cecile, sono molto contenta di ispirarvi 🙂
Una delle regioni che mai abbiamo preso in considerazione per un road trip in famiglia. Mi hai dato degli ottimi spunti per l’organizzazione di un bel viaggetto in Italia, appena Si potrà.
E’ stato un viaggio che mi è piaciuto davvero molto, ideale da fare in famiglia!
Dopo aver visto Matera qualche anno fa, mi sono sempre ripromessa di tornare in Basilicata per esplorarla meglio. I paesaggi infatti mi avevano molto colpita. Credo che quest’estate sarà la stagione giusta. Mi piacerebbe in particolare visitare Pietrapertosa e Castelmezzano perché son0 un’appassionata di borghi!
E’ una regione che stupisce. Ci voglio tornare per visitare Craco e fare escursioni nel parco di Gallipoli Cognato.