Sono passati diversi anni dal viaggio, ma nonostante questo mi piacerebbe condividere l’itinerario di 1 settimana in Scozia che abbiamo fatto qualche anno fa.
Siamo partiti nel mese di aprile e devo dire che siamo stati abbastanza fortunati con il meteo beccandoci qualche giornata di pioggia, ma tutto sommato restando abbastanza asciutti (per gli standard scozzesi).
Contenuti dell'articolo:
Dettagli tecnici del nostro itinerario di 1 settimana in Scozia
Siamo atterrati ad Edimburgo all’andata e siamo ripartiti da Glasgow Preswick (tutto operato da Ryanair). Per i primi 2 giorni siamo rimasti ad Edimburgo, alloggiando da amici e poi dal terzo giorno, insieme agli amici, siamo partiti alla scoperta delle highlands e dell’isola di Skye.
Itinerario di 1 settimana in Scozia on the road
A guardarlo ora confesso che in effetti abbiamo trascorso un bel po’ di tempo in auto, ma eravamo giovani e scattanti e con tanta voglia di vedere il più possibile.
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Confesso che l’itinerario in Scozia è stato parecchio sfidante date anche le strade, per lo più parliamo di km (o forse meglio dire miglia) trascorse su strade provinciali con una corsia per senso di marcia ed in alcune zone (soprattutto sull’isola di Skye) anche delle strade larghe appena quanto l’automobile.
Per fortuna la guida dell’auto è stata condivisa tra 2 persone, ma col senno del poi probabilmente sarebbe stato meglio cercare di fare meno spostamenti, soprattutto considerando che se in Scozia volete cenare fuori, dovete accomodarvi a tavola parecchio presto, il che riduce notevolmente la durata della giornata.
La prima giornata e mezza del nostro itinerario di 1 settimana in Scozia è stata dedicata ad Edimburgo. Per me non era la prima volta in questa città dato che ci ero stata diverse volte prima anche perché una parte della mia famiglia (lato materno) vive li.
Cercherò di essere più precisa possibile, ma ho rimandato tanto la scrittura di questo articolo e qualche dettaglio mi sarà sicuramente passato di mente.
Giorno 1 – Itinerario di 1 settimana in Scozia – Arrivo Edimburgo
Atterrati ad Edimburgo verso le 13:30 veniamo accolti da una fantastica giornata soleggiata. Raggiungiamo il centro (in bus) e facciamo la nostra primissima tappa al pub per un pranzo decisamente sostanzioso, accompagnato da abbondante birra.
Per digerire decidiamo (non una grandissima idea devo dire) di salire ad Arthur’s Seat, il punto più alto di Holyrood Park che sovrasta la città. In realtà si tratta addirittura di un vulcano spento. La vista è meravigliosa, ma salirci col haggis sullo stomaco non è stato granché brillante.
Appena arrivati in cima mio marito riesce a strapparsi i jeans lungo tutto il fondoschiena per cui alla discesa siamo costretti a fermarci da Primark per prendere un paio al volo alla modesta cifra di 5 pounds.
Ci concediamo un’altra birra al pub prima di rientrare a casa dove trascorreremo la serata con gli amici.
Giorno 2 – Edimburgo
Al nostro risveglio ritroviamo un clima decisamente più scozzese. Percorriamo la royal mile e raggiungiamo il castello.
Proseguiamo poi per il cimitero di Grayfriars con la statua del fedele Grayfriars Bobby divenuto famoso perché si recava sulla tomba del suo defunto padrone ogni giorno per ben 14 anni. Ora viene ricordato non solo da una statua, ma anche da una lapide.
Inaspettatamente il cielo diventa limpido e il sole pervade le strade della città. E’ davvero un piacere passeggiare, un po’ a zonzo.
Pranziamo in un pub ed incontriamo alcuni miei parenti per una tazza di tè pomeridiana prima di raggiungere la gradevole Leith.
E poiché splende il sole ed è davvero un piacere stare all’aria aperta, raggiungiamo un altro stupendo punto panoramico della città: Calton Hill.
Giorno 3 – da Edimburgo ad Inverness
Oggi prendiamo l’auto a noleggio, prenotata dalla stazione di Edimburgo e ci dirigiamo verso nord. La tappa finale della giornata è Inverness a 3 ore di strada, ma contiamo di fare qualche tappa intermedia.
Passiamo il Forth Bridge sotto la classica pioggia scozzese e raggiungiamo Stirling per una rapida (e piovosa) visita al castello.
Raggiungiamo il nostro B&B ad Inverness, la ‘capitale’ delle highlands, dove fortunatamente non piove e partiamo in esplorazione.
l lungofiume di Inverness è davvero bello ed è un piacere passeggiarci – ci sono anche dei comodi ponti pedonali per attraversarlo: la città si presta decisamente per essere esplorata a piedi. Il fiume è il Ness e si, è proprio lui che sfocia nel famoso Loch Ness.
Saliamo al castello e vediamo la città dal viewpoint e proseguiamo per raggiungere St Stephen’s Church e la cattedrale St Andrews Cathedral.
Giorno 4 – Loch Ness, Eilean Donan e arrivo a Skye
Oggi è una delle giornate che più mi sono rimaste nel cuore del nostro itinerario di 1 settimana in Scozia.
Dopo una bella colazione salutiamo (fin troppo presto) Inverness e percorriamo la strada lungo il fiume Ness che ci porta al famoso Loch Ness. Senza alcuna titubanza decidiamo di andare a caccia del mostro di Loch Ness a bordo di una piccola imbarcazione.
Purtroppo Nessie non si fa viva, se non nel simpatico video mostrato a bordo della piccola barca.
Il lago e davvero bello e consiglio davvero di non perdervi una piccola escursione con vista sul Castello di Urquhart (alle mie spalle in foto).
Salutato il lago ci dirigiamo verso l’isola di Skye fermandoci per un breve pic-nic lungo la strada. Sotto la foto delle simpatiche mucche Hairy Coo che si trovavano oltre la staccionata dell’area di sosta.
Sono rapita dai colori e dalla luce stupenda che, nonostante la giornata uggiosa, questa zona della Scozia offre. Il luogo più bello di tutto il viaggio per me resta la prossima tappa: il castello di Eilean Donan che si trova su un piccolo isolotto collegato da un ponte alla terraferma.
Credo che la felicità possa essere racchiusa in questa foto.
Attraversiamo il ponte, Skye Bridge, che collega appunto l’isola di Skye e ci fermiamo a dormire proprio a ridosso del ponte nel minuscolo villaggio di Kyleakin.
Sotto la pioggia raggiungiamo le rovine del castello di Maol, giusto per conquistarci la cena: il paesaggio ha dei colori stupendi.
E dopo un forte acquazzone il cielo magicamente si tinge di arancione e tutto diventa davvero surreale per qualche minuto.
Consumiamo un’ottima cena di fish&chips con musica dal vivo e ci godiamo la meraviglia del tramonto.
Giorno 5 – in esplorazione a Skye e Portree
La prima tappa della giornata è il Neist Point Lighthouse che si trova all’altro capo dell’isola.
La strada per raggiungere il faro di Neist Point è parecchio impegnativa e ad un certo punto diventa ad una sola corsia col rischio di incontrare mezzi nel senso di marcia opposto. Pensate che per un periodo il faro divenne anche una struttura turistica tipo B&B, ma attualmente verte in stato di abbandono.
Dal parcheggio al faro c’è una bella camminata, ma il sole oggi splende per cui la facciamo assolutamente con piacere e le pecore che popolano i campi limitrofi ci fanno compagnia.
A questo punto della giornata cerchiamo di compiere un’impresa impossibile (nella quale falliamo miseramente): raggiungere la distilleria del whiskey Talisker in tempo per la visita guidata.
Ci consoliamo con una visita al negozio annesso alla distilleria – purtroppo le distanze sull’isola di Skye sono più ampie di quanto sembra e le strade non permettono di correre troppo. Quest’isola va gustata con lentezza: non fate come noi, fermatevi qualche giorno in più!
Raggiungiamo Portree dove trascorriamo il pomeriggio e la serata e dove alloggeremo per la nostra seconda notte sull’isola di Skye.
Ci aspetta una deliziosa cena a base di salmone prima di addormentarci nel nostro bellissimo Hotel Marmalade (assolutamente non economico, ma davvero un posto da sogno).
Giorno 6 – da Skye ad Oban – Itinerario di 1 settimana in Scozia
La colazione del nostro hotel è davvero superiore, fantastica, forse una delle più buone e varie che abbia mai provato (mio marito ha il coraggio di ordinare il kipper, ovvero l’aringa affumicata…only the brave e quelli col pelo sullo stomaco). Ottimo inizio davvero per la nostra giornata che, a dire il vero, si avvia un po’ tardi tra colazione lenta e qualche tappa souvenir.
Ben 3 ore di auto ci separano da Oban (e si, ho decisamente esagerato nel pianificare questo viaggio).
Ci fiondiamo alla distilleria del whisky Oban dove partecipiamo ad una deliziosa visita guidata con degustazione . Come souvernir ci regalano anche il bicchiere da degustazione marchiato Oban.
Un posto che mi è rimasto nel cuore è il chioschetto verde che si trova sul porticciolo di Oban ed espone il cartello Local Shellfish. Ho mangiato un panino col salmone affumicato davvero commuovente: ho compreso la dura verità che quello confezionato che compriamo al supermercato ha davvero poco a che vedere con il vero salmone affumicato.
Giorno 7 – Oban e partenza da Glasgow
Oggi ci aspetta una gita in barca che parte dal piccolo porto di Oban e ci porterà a vedere la costa e, se siamo fortunati, una colonia di foche.
Ed eccole qui in foto le simpatiche foche scozzesi. Dalla barca ci mostrano anche dei locali allevamenti di salmoni e delle rovine di un castello.
Giusto il tempo di una dolce sosta in una pasticceria locale e ci rimettiamo sulla strada per raggiungere l’aeroporto di Glasgow.
Il nostro viaggio on the road in Scozia è terminato. Forse abbiamo cercato di vedere troppo in una settimana, questo lo ammetto candidamente. Le distanze e le strade non vanno davvero sottovalutate! Comunque mi sembra un’ottima scusa per tornare con calma in questa zona e magari ritornare a mangiare quel favoloso salmone affumicato sul porto di Oban.