Oggi vi porto a visitare Civita, un borgo collocato in Calabria e precisamente nel parco Nazionale del Pollino.
Negli ultimi anni ho creato un legame particolare con Civita dato che per noi rappresenta un punto di ‘metà strada’ tra casa nostra e casa dei suoceri. La prima volta che ci siamo fermati a Civita è stato nel 2020 quando, di ritorno dalla Calabria, non abbiamo trovato un filo d’ombra in nessun autogrill autostradale per una sosta panino e allattamento e quindi, utilizzando un pò di fantasia sia usciti dall’autostrada e siamo saliti a Civita.
Beh, sappiate che da allora facciamo quasi sempre questa sosta anche solo per mangiare un panino, mentre un paio di volte ci siamo fermati anche a dormire.
A poco a poco stiamo conoscendo questo paese davvero particolare e sicuramente avrò modo in futuro di aggiornare questo articolo per raccontavi altre chicche.
Contenuti dell'articolo:
Dove si trova Civita
Civita si trova in Calabria in provincia di Cosenza, a pochi chilometri dall’autostrada Salerno-Reggio Calabria ed a qualcuno in più dalla 106 ionica.
Io resto ogni volta meravigliata dalla sua posizione, circondata dalle pareti rocciose, uno dei motivi che secondo me spingono a visitare Civita perché davvero unica.
Perché visitare Civita
Ci sono tantissime ragioni per visitare la cittadina di Civita, una delle principali il suo legame con l’Albania e con la comunità Arbëreshe di cui si parla ancora il dialetto.
Gli Arbëreshe sono gli albanesi d’Italia, una minoranza presente soprattutto in alcune zone dell’Italia meridionale ed in Sicilia. Questa comunità si stabilì in Italia tra il XV e il XVIII secolo, in seguito alla morte dell’eroe nazionale albanese Giorgio Castriota Scanderbeg e alla progressiva conquista da parte dei turchi-ottomani.
Adoro il legame che questa comunità ha mantenuto con la sua storia, anche nella lingua.
Oltre a Civita (Çifti il suo nome albanese) in zona ci sono diversi altri paesi Arbëreshe tra cui Frascineto, Ejanina (Frazione di Frascinto) nota col nome albanese di Purçill, Lungro e Spezzano Albanese, luoghi che non ho ancora visitato.
La seconda (e forse più frequente) ragione per cui si visita Civita è la sua posizione alle porte del parco Nazionale del Pollino e le famose Gole del Raganello.
Cosa vedere a Civita
Il Museo Etnico Arbëresh e la statua di Giorgio Castriota Scanderbeg
Nella piazza principale di Civita oltre al palazzo del municipio troverete Museo Etnico Arbëresh – gli orari di apertura sono molto variabili e, secondo la mia esperienza, sarete davvero fortunati a trovarlo aperto. Si tratta di un piccolo museo sulla comunità con costumi tradizionali e foto, gli addetti sono volontari ed il contributo per l’accesso è libero.
Tra le storie che mi hanno colpito maggiormente nel museo un abito tradizionale proveniente dagli Stati Uniti e portato con sé da una ragazza del posto emigrata – l’abito è stato donato alla comunità da un erede e l’ho trovato un gesto davvero commovente, quello di mantenere nonostante il passare dei secoli un legame forte con le proprie origini.
Ad un lato della piazza la statua del capo di Giorgio Castriota Scanderbeg, condottiero albanese, caro alla comunità ed al popolo albanese tanto da avere una sua statua equestre nella piazza principale, a lui intitolata, a Tirana (noto a mio figlio amichevolmente come Giorgio a cavallo 🙂 )
Le case Kodra ed i comignoli
Un’altra delle ragioni per visitare Civita è quella di andare a caccia di case Kodra. Cosa sono queste costruzioni?
Si tratta di case con fattezze antropomorfe (così mi dicono che si descrive) ovvero con finestre, porte e sporgenze che fanno assomigliare la facciata ad un viso.
In giro per le il paese ce ne sono diverse, il sito della pro-loco indica che ce ne sono 7, mentre il gestore del B&B dove abbiamo alloggiato l’ultima volta ce ne ha indicate addirittura 12.
La loro origine risale al ‘800/’900 mentre il loro nome deriva (postumo) dall’artista albanese Ibrahim Kodra con cui effetti non hanno un legame, se non le forme squadrate che ricordano lo stile di alcune sue opere.
Noi ne abbiamo vista qualcuna, ma pur avendo battuto buona parte del centro storico non le ho individuate tutte – sono alla ricerca di una cartina che mi porti a scoprirle per bene, anche se è bello anche perdersi e cercarle come una caccia al tesoro! Comunque una cartina online non l’ho trovata, ma alcune fonti mi indicano che forse il tabacchino nella piazza ne vende.
Tristemente le case Kodra risultano per lo più abbandonate o comunque disabitate. Secondo me un B&B in una casa Kodra farebbe faville… io ci andrei di certo 🙂
Oltre alle case Kodra mentre passeggiate per Civita portate lo sguardo in su verso i bizzarri comignoli artistici. L’origine è incerta, ma è una tradizione della fine dell’Ottocento, inizio del Novecento ed incorpora spesso oggetti legati alla scaramanzia e forse la firma di colui che aveva costruito l’abitazione.
Il bevedere
Mi sono fermata non so quante volte a Civita ignorando completamente l’esistenza del Belvedere (attrezzato anche con un paio di tavolini da pic-nic). All’ennesima visita a Civita ho finalmente scoperto questo meraviglioso punto panoramico che si affaccia sul paese, sulle gole e sul famoso ponte del diavolo.
Il Raganello ed il Ponte del diavolo
Su questa che è una delle ragioni principali che porta la gente a visitare Civita, mi trovate un filo impreparata dato che per il momento non sono mai scesa al ponte del Diavolo.
Poiché mi interessa (prima o poi) andarci vi racconto quello che ho raccolto fino a questo momento.
La discesa avviene in 2 modi:
- con navetta in partenza dalla piazza principale (5 euro a tratta a persona) – si tratta di jeep che scendono e risalgono dal paese al ponte.
- A piedi lungo il sentiero che dal belvedere arriva al ponte – la percorrenza è di circa 15 minuti in discesa, qualcosa in più in salita
Volendo è possibile scendere a piedi e contattare la navetta per risalire. In cima al percorso pedonale troverete un cartello non ufficiale che vi indica che il percorso è chiuso, ma ci hanno indicato invece che è regolarmente aperto – vi invito naturalmente a cercare informazioni precise sul posto onde evitate di avventurarvi e dover tornare indietro.
Il nostro (mio) programma era quello di scendere al ponte durante l’ultima nostra visita a Civita, ma il maltempo e lo strascico dei malanni di stagione ci hanno portato a rimandare alla prossima gita.
Le escursioni nel canyon, che un tempo avvenivano con visita guidata, sono tristemente sospese in maniera indefinita a seguito del tragico (e purtroppo mortale) incidente che ha colpito un gruppo di escursionisti nell’agosto 2018.
Dove mangiare a Civita
Il più delle volte che ci fermiamo a Civita consumiamo semplicemente un panino o della focaccia portati da casa nel parchetto con gli scivoli all’ingresso del paese (molto popolare tra i 3enni di passaggio), poi ci rechiamo nel piccolo e un po’ datato, ma estremamente ospitale bar BARRI LART dove preparano anche dei panini dall’aspetto invitante.
L’offerta culinaria a Civita è abbastanza ampia, io vi indico i 2 posti che ho avuto il piacere di provare, ma sono certa che anche negli altri vi troverete benissimo.
- Ristorante Kamastra – poco distante dalla piazza principale, serve piatti della tradizione in un ambiente informale ed accogliente
- L’Oste d’Arberia – decisamente più costoso di altri ristoranti di Civita, offre piatti della tradizione km 0, rivisitati in chiave moderna. Davvero un piacere andarci, con un servizio attento ed un’esperienza culinaria davvero memorabile!
Dove dormire a Civita
Ho alloggiato 2 volte a Civita negli ultimi anni ed ho trovato in entrambi i b&b in cui sono stata un’accoglienza davvero ottima.
- B&B La sentinella – non distante dalla piazza, questo b&b vi accoglierà al mattino con una ricca colazione dolce preparata in casa.
- B&B Belvedere (a 2 passi i gestori posseggono anche il B&B Il Girasole) – un’accoglienza davvero memorabile e la colazione dolce a due passi dal Belvedere di Civita
Spero di avervi dato delle informazioni utili e soprattutto di avervi fatto venire voglia di visitare Civita e conoscere questo paese così particolare della Calabria. Io ci tornerò di certo volentieri ed avrò cura di aggiornare questo articolo.
Civita sembra un paese davvero interessante, specialmente dal punto di vista culturale. Conoscevo una ragazza calabrese di quell’etnia. Magari veniva propda qui!
Ci sono stata la scorsa estate, ma purtroppo non ho ancora avuto il tempo di scriverne! Lo desideravo da tanto e non sono rimasta delusa. Purtroppo il museo era chiuso quando sono andata. bellissime le case e le gole!
Si, il museo essendo gestito da volontari ha degli orari un po’ incerti.