Il viaggio in Nepal prosegue tra i templi della valle di Kathmandu, partendo da Bhaktapur, dove faremo base nei prossimi giorni per visitare i templi ed i paesi circostanti.
Itinerario dei giorni precedenti:
L’itinerario dei prossimi giorni nella seguente mappa
L’itinerario completo Una settimana in Nepal
Contenuti dell'articolo:
Changu Narayan – i templi della valle di Kathmandu
Raggiungiamo il nostro hotel di Bhaktapur nel tardo pomeriggio. Tramite l’hotel abbiamo preso una guida che si presenta con come Carlo che ci accompagnerà nei prossimi giorni.
Il programma prevederebbe la salita a piedi al tempio di Changu Narayan, uno dei templi più belli e meno conosciuti della valle di Kathmandu. Purtroppo visto il ritardo con cui arriviamo dal parco del Chitwan, partiamo in auto perché rischiamo faccia buio. Peccato davvero perché salendo per le campagne ci sono delle scene bellissime che secondo me andrebbero apprezzate a piedi e con la macchina fotografica: la gente che lavora nei campi, i bambini che giocano, il bestiame.
Il tempio di Changu Narayan è bellissimo e siamo gli unici turisti li. Purtroppo come molti templi è stato danneggiato nel terremoto. Carlo ci spiega qualcosa sulla religione, induismo e buddismo e gli elementi in comune. Devo dire che visitare con una guida del posto aggiunge davvero molto a quello che si può leggere in un libro.
La nostra giornata termina qui con il rientro il hotel e cena – abbiamo scelto di fare la mezza pensione, ma sinceramente me ne sono pentita subito dato che ci hanno servito cibo europeo.
A spasso per i Templi della valle di Kathmandu
Sveglia con calma e si parte insieme a Carlo in auto.
L’itinerario prevede per la giornata odierna:
- Tempio di Vajra Jogini
- Tempio di Gokarna Mahadev
- Monastero di NamoBuddha
- Stupa di Bodnath
- Tempio di Pashupatinath (il tempio delle cremazioni)
Il tempio di Vajra Jogini
Il tempio di Vajra Jogini è immerso nel verde ed in cima ad una ripida scalinata di 500 gradini.
Al tempio ci sono scimmie ovunque, molti in attesa di ricevere cibo dai visitatori. E’ un tempio molto sacro e ci sono molti pellegrini, anche tibetani. Di turisti invece ce ne sono davvero pochi.
Il tempio principale è intatto, mentre le altre costruzioni sono state danneggiate dal terremoto.
Gokarna Mahadev -i templi della valle di Kathmandu
Tra i più particolari templi della valle di Kathmandu visitiamo anche il tempio di Gokarna Mahade, un po fuori dai soliti circuiti turistici.
Il tempio sorge sulla riva del sacro fiume Bagmati ed è dedicato alla dea Shiva. Il tempio ha 3 piani ed è costruito in stile pagoda Newari.
Monastero di Kopan
Della visita al monastero di Kopan, la cosa che mi resta più impressa è l’impervia salita in auto: abbiamo dovuto cambiare strada 5 o 6 volte a causa di cantieri, buche, camion in panne.
Il monastero sovrasta la città di Kathmandu, un luogo di silenzio e pace con uno stupendo giardino nel quale ospiti e monaci meditano.
Dall’alto si ha una reale percezione della quantità di polvere e smog che avvolge la città che si trova a quasi 1400 metri di altitudine, circondata dalle montagne.
Stupa di Bodnath
Lasciamo questo luogo di pace e ritorniamo a valle, dove pranziamo ammirando dall’alto la stupa di Bodnath, patrimonio UNESCO.
L’altezza di 36 metri lo rende uno dei più alti al mondo. Per la sua realizzazione sono stati utilizzati tantissimi chili d’oro.
Tempio di Pashupatinath (il tempio delle cremazioni)
La giornata termina con una visita al Tempio di Pashupatinath, noto come il tempio delle cremazioni.
Sul visitare il tempio di Pashupatinath ho avuto tantissime perplessità prima di partire. L’idea di visitare un tempio dove si fanno le cremazioni sulla riva del fiume mi sembra da un lato un’esperienza molto forte che non ero sicura di voler vivere e dall’altra una mancanza di rispetto verso coloro che piangono i defunto. Nonostante questo, rassicurata da quanto letto online, decidiamo di andarci.
Il fumo che vedete in foto è quello di una cremazione. Ho evitato di fare foto da vicino per rispetto, anche se vi posso assicurare che c’è chi le fa.
Ad accendere il fuoco è solitamente il figlio del defunto ci spiega Carlo, il fuoco viene acceso dalla bocca del defunto. L’esperienza è forte, ed a pensarci ora mi viene un nodo in gola. Però non è macabra, il corpo è completamente avvolto in un lenzuolo. Nel rito del lavaggio (che fortunatamente non ci capita di vedere) il corpo viene lavato nel fiume sacro. Si, avete capito bene è il fiume marrone che vedete in foto.
A tutti i modi non ci si avvicina così tanto da poter dare fastidio o interferire con chi sta soffrendo e comunque sta a chi visita rispettare il silenzio e la sacralità del luogo. Credo che visitarlo con una guida sia importante per capire il rito e per farlo nel rispetto di chi piange.
Al tempio principale di Pashupatinath noi non possiamo accedere. L’accesso è consentito esclusivamente agli induisti praticanti. Carlo ci racconta che è davvero bellissimo, ma loro stessi non possono fare foto quindi ci tocca solo immaginarlo.
Bhaktapur (prima parte della visita)
Rientriamo a Bhaktapur dove ci fermiamo a prelevare e facciamo il biglietto per accedere al centro storico che visiteremo l’indomani, facciamo un giro e ci rilassiamo sorseggiando una birra.
La cena la facciamo di nuovo in hotel anche se per stasera ho insistito che ci diano del cibo nepalese e non il pollo con le patate fritte. Sta cosa della mezza pensione proprio non mi piace…..
Il cambio di programma per il giorno successivo
Per il giorno successivo c’è un cambio di programma. Oltre a visitare Bhaktapur, ci dicono che se vogliamo, siamo invitati a prender parte ad un matrimonio nepalese che si svolgerà in hotel. La sorella del gestore si sposa. Ovviamente non possiamo dire di no: quando ci capiterà più di prender parte ad un matrimonio nepalese!